Rimorsi

A...


Avess'io bella forma d'uomo, allor il mio sospiro potrebbeattraverso quest'eburnea conchiglia tosto echeggiareil tuo orecchio, e il tuo gentil cuore trovare;troppo bene a quest'impresa la passione m'armerebbe:ahimé! cavalier il cui nemico muoia io non sono;nessuna corazza sul mio prominente petto brilla;felice pastor di valle io non sonodi cui le labbra abbian tremato per gli occi d'una fanciulla.Eppur per te vaneggiar devo,- te dolce chiamare,delle rose d'Ibla che di miele senton assai più dolcequando l'impregna una rugiada fortemente inebriante.Ah! Quella rugiada, mi bisogna, devo gustaree, quando la luna il viso pallido a noi volge,ne raccoglierò un pò con sortilegi ed incanti.da J. Keats (1817)