S.O.S. BAU MIAO 2

UNA SANTA PASQUA LISTATA A LUTTO


 
PERCHE' UN AGNELLO
Simbolo di purezza, dolcezza, innocenza, semplicità e ubbidienza, l'agnello è da sempre considerato l'animale sacrificale per eccellenza. Di più. Persino l'immagine del Cristo, la crocifissione e il venerdì santo, evocano il sacrificio dell'agnello preparato per la Pasqua ebraica. L'esodo è un testo che spiega l'uso cristiano del simbolo. Ad un certo punto Giovanni Battista esclama, vedendo Gesù: "Ecco l'agnello di Dio che toglie i peccati del mondo". Anche il cristianesimo primitivo parla di Gesù come di un agnello. Quando ricorda una profezia dell'Antico Testamento in cui Isaia annuncia un Messia dolente, rappresentato da un agnello condotto al macello "Come una pecora è stato condotto al macello, come un agnello muto dinnanzi a colui che lo tosa non apre bocca"...Nell'Apocalisse si nomina per 28 volte la parola agnello per indicare Cristo. Per evitare confusioni di culti e credenze, decisamente possibili viste le analogie dei simboli, un Concilio tenuto a Costantinopoli nel 692 impose all'arte cristiana di rappresentare il Cristo in croce non più sotto forma dell'agnello affiancato da sole e luna, ma in forma umana. Neppure va dimenticato il ruolo salvifico del suo sangue presso gli ebrei d'Egitto, che lo usarono per contrassegnare le loro porte prima dello sterminio. Il popolo ebraico, in origine nomade, era grande allevatore di bestiame. Il suo insediamento in Palestina non troncò questa attività e quindi l'agnello rimase alla base dei diversi simbolismi. Ecco perchè l'agnello (o la pecora) rappresenta l'israelita, membro del gregge di Dio, che pascola sotto la guida dei pastori.GLI ANIMALI CI INSEGNANO...
Osservate la tenerezza di questa rottweiler che adotta un agnellino e se ne prende cura... abbiamo molto da imparare dai nostri fratelli animali!
Gli agnellini e i capretti sono creature che amano goicare, saltare, correre e fare scherzi. Proprio come il mondo fatato al quale appartengono, hanno una grazia e un'eleganza innate, accompagnate dallo spirito puro dell'infanzia: li avete mai osservati rincorrersi tra i trifogli? Siete mai rimasti incantati ad osservare le loro danze e piroette? Li avete mai visti spostarsi con balzi gentili, mentre tengono le loro esili zampe tutte sollevate da terra, per un attimo, come fossero creature d'aria? In questi giorni pre-pasquali ho sentito, con angoscia, la loro agonia: ad appena un mese di vita i piccoli vengono strappati dalle madri, immobilizzati, storditi. Poi vengono appesi per una zampa e lasciati morire dissanguati. L'odore del sangue e i belati di terrore raggiungono le orecchie dei loro fratelli, che aspettano il loro turno. In questi giorni, oltre al dolore per le tante persone che han perso la loro vita terrena sotto le macerie di un sisma che non ha risparmiato nessuno,  mi sono sentita davvero triste ed impotente...
Quella del 2009 è una Santa Pasqua listata a lutto, un lutto che ha colpito la nostra Nazione in modo duro e spietato... la Pasqua che è sinonimo di "passaggio" dalla vecchia alla nuova vita, ovvero dalla vita terrena e materiale fatta di solo "Corpo" alla vita dello "Spirito", alla vita dell'anima, alla Resurrezione, mai come in questo frangente è stata tanto palpabile e tanto esemplare...
La Resurrezione di Lazzaro, secondo me, rappresenta la parabola della nostra Vita, fatta di morte e resurrezione. Eppure il Vangelo su questa vicenda dice poco, narra l’episodio niente di più. Non ci racconta le emozioni, le domande e le risposte che Lazzaro avrà dato alle sorelle, agli amici, il Vangelo tace. Eppure dopo questo fatto i Giudei decidono definitivamente di uccidere Gesù.   Come Lazzaro, anche noi, abbiamo bisogno di risorgere dai nostri errori, dalle nostre colpe, abbiamo bisogno di una seconda occasione. Come Lazzaro la verità su di noi è chiusa nel buio sepolcro del nostro cuore ma rivelata al Cristo. Come Lazzaro dobbiamo farci togliere le bende della cupidigia, dell’invidia, di tutto ciò che ci lega alla terra impedendoci di vedere oltre... Come Lazzaro abbiamo bisogno di Marta e Maria che intercedano per noi con le loro preghiere perchè non sappiamo pregare... Come Lazzaro dopo aver visto il volto del Redentore sentiamo il bisogno di fuggire perchè ci vergogniamo di noi, del nostro poco amore... Allora...   Come il ladrone troviamo il coraggio di gridare: “Ricordati di me quando sarò nel Tuo Regno” è solo così che risorgeremo ogni giorno, sarà solo così che come Lazzaro vedremo la luce! Credo che il messaggio della Pasqua sia questo; cambiamo il nostro cuore e risorgiamo con Lazzaro per amare ancora, perché l’amore che realizzeremo nella nostra vita sarà ciò che porteremo nell’eternità.E' per questo motivo che non mi sento di manifestare a voi amici cari il consueto augurio di sempre...
VI AUGURO SOLO CHE IL VOSTRO CUORE E LA VOSTRA ANIMA ABBIANO LA CAPACITA', IN QUESTO GIORNO CHE CI RICORDA LA RESURREZIONE DEL CRISTO E PER IL RESTO DEI VOSTRI GIORNI A SEGUIRE, DI ESSERE NELLA SERENITA' E NELLA PACE DELL'ESEMPIO DI LAZZARO...
 
INOLTRE, le nostre canette...