S.O.S.TRAFFICOLOMBO

Lettera del Comitato SOSColombo alle Istituzioni


Al Sindaco di Roma - Al Presidente del XIII Municipio - Al Presidente della commissione LL.PP. e Trasporti del Comu-ne di Roma - Al Presidente della Provincia di Roma - Al Presidente della Regione Lazio - Al Ministro dei LL. Pubblici Oggetto: Viabilità lungo la via Cristoforo ColomboCome è ben noto, la viabilità lungo la via Cristoforo Colombo nel tratto Ostia-Eur ha raggiunto ormai il collasso.Non si tratta più di eventi straordinari dovuti a incidenti, lavori stradali, giornate piovose o altro. Ormai tutti i giorni, dalle ore 7 alle 10 del mattino e dalle 17 alle 20 di sera, le auto procedono, di regola, a passo d’uomo.In altre parole, per andare di mattina, ad esempio, da Casal Palocco all’EUR ci si impiega anche un’ora e mezza, ed altrettanto nel pomeriggio/sera per fare il percorso inverso. Nelle giornate estive poi, la paralisi si estende anche ai fine settimana a causa dei collegamenti balneari con il Litorale.Del resto, la via Colombo, realizzata con lo scopo di collegare Roma al Mare, è rimasta la stessa da 53 anni, mentre l’enorme urbanizzazione del territorio circostante e la ancora più impetuosa diffusione delle automobili hanno fatto sì che questa importante arteria non sia più in grado, da tempo, di sostenere l’attuale mole di traffico.Ricordiamo brevemente le conseguenze di tale situazione:Þ     Danno economico diretto, con carburante ed olio che finiscono letteralmente in fumo durante la marcia a singhiozzo (consumo 5 volte maggiore di quello che si ha durante la marcia normale).Þ     Aumento degli incidenti dovuti ad una guida nevrotica causata dall’esasperazione.Þ     Inquinamento termico, acustico ed ambientale, che si traduce in stress, malattie cardiocircolatorie, ecc. (è noto che in tali condizioni queste patologie sono statisticamente più elevate della media nazionale).Þ     Ore di lavoro perdute nella forzata attesa dentro un veicolo.E’ noto, d’altronde, che la crisi dei trasporti urbani ed extraurbani su gomma comporta il più grande spreco di denaro dell’intera economia italiana[1].Esaminando le caratteristiche del bacino di utenza automobilistica che grava sulla via Cristoforo Colombo si nota che esse sono uniche in quanto:a)      Ostia, (la seconda città del Lazio dopo Roma) dista dalla Capitale 25 Km ed è collegata con Roma solo da due strade: la Colombo e la via del Mare, di cui la seconda è riconosciuta come la via più pericolosa d’Italia.b)      Lungo questi due percorsi esistono ormai grandi insediamenti urbani quasi con continuità, ed altri enormi ne vengono progettati.c)      Le strade che si immettono sulla Colombo sono tutte strettissime (via di Malafede, via di Acilia, via Pindaro, via del Canale della Lingua ecc. ) e senza sottopassi.d)      Attualmente poi, da via di Malafede fino al mare (per ben 12 Km), non è possibile attraversare a piedi la Colombo senza rischiare la pelle a proprie spese. Ciò è di una assurdità colossale oltre ad essere anticostituzionale in quanto vieta di fatto la libertà di movimento dei cittadini.La realtà è che un bacino di 250 mila abitanti deve servirsi in senso unidirezionale di una sezione stradale larga 7÷8 m (due corsie dall’AXA fino a Mezzocammino).Tutto ciò che è stato fatto fino ad oggi è una fungaia di semafori ed un mare di promesse.Non solo, con la “Centralità Urbana Acilia-Madonnetta”, è previsto un piano di edificazione di 2 milioni di m3 (circa 6700 abitazioni, ovvero circa 15000 nuove automobili) che ovviamente provocheranno subito la paralisi completa in tutto il territorio circostante. Si ricorda inoltre che piani simili di edificazione massiccia sono previsti in zona Infernetto (legge 167/62).Alla luce di quanto sopra, questo Comitato “SOSTRAFFICOLOMBO”, a seguito di incontri con le istituzioni, dopo consultazioni con vari comitati di quartiere e con l’adesione massiccia di cittadini firmatari, ritiene perciò indispensabile varare un piano organico seguendo i seguenti punti:1)      Dare la priorità assoluta al completamento delle corsie laterali (strade complanari) della Colombo che mancano nel tratto da via di Acilia a Mezzocammino e tra il G.R.A. e lo svincolo delle vie degli Oceani. In queste complanari dovranno essere situate corsie riservate ai mezzi pubblici (metro di superficie) e prevedere aree di parcheggio di scambio presso le fermate.2)      Parimenti indispensabili sono gli allarga- menti/raddoppi delle strade che si immettono sulla Colombo.3)      Gli incroci principali dovranno essere realizzati con i relativi sottopassi. L’interramento della Colombo è preferibile, in quegli incroci con alta densità abitativa da entrambi i lati, perchè rende continuo il territorio circostante.4)      Nel frattempo, le edificazioni massicce previste nel territori dovranno essere rinviate, e potranno iniziare solo dopo una sostanziale realizzazione delle opere di viabilità sopra richieste.E’ doveroso infine segnalare l’urgenza di tali opere, onde evitare che la protesta e l’esasperazione dei cittadini possano sfociare in eventi incontrollabili.[1] Quest’ultima frase è stata tratta dall’articolo dell’Ing. de Gregorio, dal titolo “Energia in fumo: il traffico urbano” pubblicato sulla rivista “Mondo Energetico” nel 1990, le cui conclusioni sono ancor più  valide oggi. Una parte è riportata in allegato al presente documento.