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Meditate Gente...

Post n°6 pubblicato il 19 Settembre 2007 da mc.phisto0

Vorrei rivolgermi a tutti quelli che stanno pensando seriamente (ma ci avete pensato bene?) di intraprendere questa bellissima ma sottovalutata e ostacolata professione e metterli in guardia, ove mai ce ne fosse bisogno, dalle insidie che si nascondono dietro l'attraente facciata.

La fase delirante acuta megalomanica

Quando ci si iscrive a psicologia si pensa generalmente che da "grandi"avremo un bellissimo studio con comodissime poltrone, mobilio d'epoca e maschere africane appese alla parete vicino l'imponente libreria dove "guariremo" legioni di pazienti tanto bisognosi del nostro aiuto... oppure ci immaginiamo con un lindo e inamidato camice bianco mentre ci aggiriamo nelle corsie degli ospedali o tra i reparti a fare consulenze e visite...

Prendete la pillola rossa di Morpheus e scollegatevi dal Matrix; è tutta una realtà virtuale che non esiste...

Il primo trauma: lo scontro con la realtà

La dura realtà molto più spesso ci vede impiegati o riciclati come operatori/educatori (e bisogna fare anche il corso o una formazione di mille ore!!) presso le comunità terapeutiche, le case famiglia, i centri diurni, i centri di accolgienza.

Andiamo mendicando scampoli di pazienti dai più quotati e blasonati studi medici associati, ci riduciamo a svolgere pseudoterapie con un solo paziente nello stanzino del dentista come studio che ce lo ha generosamente offerto per sole 190€ al mese (mentre dal paziente ne percepiamo 120 di euro perchè all'inizio ci dobbiamo mantenere bassi)

Partiamo con ordine, lo spazio a mia disposizione è poco e bisogna essere sintetici.

L'inizio della carriera

Nessuna anima pia che abbia a cuore la vostra sorte vi dirà mai al momento della fatidica iscrizione che il mercato degli psicologi è praticamente saturo, anzi peggio ancora, inesistente, in quanto le Leggi a riguardo che ne regolamentavano la professione, risalenti alla fine degli anni '80 non sono mai state applicate completamente, o meglio sono state pronatmente aggirate e rimanipolate, ma del resto siamo in Italia cosa vi aspettavate?!

L'unica conseguenza pratica imposta dai nuovi ordinamenti è stata la necessità di equpararsi alle specializzazioni mediche per non essere inferiori a loro visto e considerato che siamo sempre stati trattati come  campagnoli cugini poveri e ignoranti. Questa è stata la grandiosa proposta innovativa promossa dall'intellighentia al vertice che decise che le nuove leve dovevano affrancarsi e affacciarsi sul mondo del lavoro preparate e specializzate.

Fin quì niente di male, tuttosommato oggi viviamo in un epoca dove l'aggiornamento continuo è indispensabile per restare al passo con i tempi; curioso particolare è che la proposta di iperspecializzazione sia provenuta da una frangia che ha raggiunto posizioni chiave della nostra professione (ruoli rilevanti all'interno dell'Ordine degli Psicologi, cattedre all'Università, Scuole di Specializzazione post Universitaria ecc.) senza faticare poi tanto, essendo vissuti in un periodo in cui la psicologia era terra di nessuno, dove non c'era una regolamentazione rigida come quella attuale e il primo stronzo che faceva un paio d'anni di analisi automaticamente, previa apposita richiesta, veniva abilitato a sua volta alla professione, senza essere neanche laureato!

La formazione continua e perenne

Questi illustri "Baroni" della psicologia hanno quindi pensato bene di rendere le cose più difficili ai posteri mettendo una serie di sbarramenti: da dove cominciare? Il corso di laurea lungo, una serie di esami completamente estranei alla materia che servono a garantire e mantenere cattedre  inutili, il tirocinio, per anni post - lauram, ora finalmente anche pre-, le specializzazioni biennali o quadriennali da 350-400 € al mese, le ore di analisi, le supervisioni, il tutto naturalmente a spese del malapitato di turno che al massimo può sperare di usufruire di qualche borsa di studio durante il corso accademico, dopodichè dovrà sborsare di tasca  propria (molto più spesso lo devono fare i suoi genitori) le migliaia di euro necessarie alla formazione.

Non sono conro la specializzazione e la professionalità, si badi bene, però sono contrario all'accanimento e allo sfruttamento perpetrato ai nostri danni da parte di coloro i quali dovrebbero invece rappresentare la nostra guida e il nostro esempio...

Un medico, una volta abilitato, deve scegliere la propria specializzazione tramite concorso; una volta iniziato l'iter viene periodicamente retribuito ed inoltre inizia contemporaneamente il suo impiego presso un ospedale, un istituto, una clinica.

Uno psicologo, una volta abilitato, deve scegliere la propria specializzazione tramite colloquio (le scuole pubbliche sono soltanto 3 e costano comunque oltre i mille euro l'anno, le scuole private sono decine di migliaia invece e costano intorno ai quattromila euro l'anno, escluse la psicoterapia e le supervisioni); è impressionante la facilità con cui si superano brillantemente i durissimi colloqui di selezione di queste scuole private! Durante il corso di specializzazione non si viene inseriti in alcun contesto lavorativo, al massimo si fa volonatriato (di quello ne faremo tanto). Nessuna retribuzione ovviamente poichè la scuola è privata.

Finiti i 4 anni di specializzazione siamo finalmente pronti per il mercato del lavoro!

Costi e benefici 

 Facciamo due rapide somme: università 5 anni (3+2 attualmente, ma sempre 5 fa), se contiamo uno o due anni di fuori corso che ci possono stare arriviamo subito a 7 anni.

Tirocinio o comunque un altro anno per l'esame di stato ammesso che vada bene al primo colpo, e siamo a 8 anni.

Scuola di specializzazione 4 anni che sommati agli 8 precedenti fanno 12 anni se ve la siete presa con comodo, 10 se siete state schegge e avete centrato tutti gli obiettivi al primo colpo.

Considerando che ci si iscrive all'università intorno ai 18-19 anni adesso dovreste averne 28-30, e siete finalmente pronti e pieni di voglia di emergere; le carte ce le avreste pure.

Però ci sono degli inghippi:

Primo inghippo: a 28 anni, senza un giorno di lavoro pregresso, senza esperienza accumulata forse soltanto an'azienda misericordiosa può pensare di assumervi, ma il nostro è un lavoro di azienda in casi limitati (indirizzo aziendale) inoltre con la crisi che c'è in giro le aziende non assumono più neanche le donne delle pulizie, figuriamoci uno psicologo!

C'è la speranza dei concorsi nelle A.S.L e nelle aziende ospedaliere, peccato che l'ultimo concorso di cui abbia sentito parlare in tai contesti risalga alla fine degli anni ottanta...

C'è la professione privata! ma quì veniamo al secondo inghippo:

 Ve lo immaginate un sessantenne che va a farsi dare consigli sulla vita da uno di 28? Prima dei 38-40 la professione privata non decolla, ci vogliono 7-8 anni per farsi una clientela che ci permetta un tenore di vita decente senza dover ricorrere al terzo lavoro... ovviamente tralascio un fatto talmente scontato che va di per se... per garantirvi pazienti e lavoro dovete essere in gamba; nessun paziente è disposto a sganciare fior di euro per terapie che non funzionano e che si protraggono per anni inutilmente. Insomma se paragoniamo la nostra carriera a qualsiasi altra siamo indietro di 10 anni rispetto a qualsiasi libero professionista che si rispetti; mentre loro sono all'apice verso i 40 anni, noi siamo appena all'inizio...

In cifre e soldoni

Vorrei concludere con qualche confortante cifra per tirare un po' su il morale...

Ogni anno il corso di laurea conta circa 5000 iscritti; considerate che per tutti gli anni 90 c'è stato un boom delle iscrizioni (andava di moda) e sono state sfornate legioni di psicologi molti dei quali attualmente stanno seriamente valutando e prendendo in considerazione proposte di lavoro (sono disoccupati in pratica). Nella sola area di Roma è stato calcolato che sono attivi più di 10.000 tra psicologi e psicologhe. Significa che ogni 400 abitanti c'è uno psicologo! Nella nostra carriera dunque non possiamo sperare di avere oltre 400 pazienti, che distribuiti nell'arco di una professionne diciamo almeno trentennale fa circa 27,375 pazienti all'anno. Ad una media di 60-80 euro ad incontro (mi mantengo basso) a settimana guadagnamo circa 3080 € all'anno per ogni paziente in cura presso di noi che moltiplicato per i virtuali 27 pazienti annui fa 83160 € di fatturato annuo, togliamo un 30% arrotondato per eccesso tra  tasse, iva, contributi EMPAP, e via dicendo e arriviamo a 58212 € che comunque non è male.

La stima che ho fatto, come avrete visto riguarda la situazione più ottimale possibile; dovrete convincere tutte e 400 le persone della vostra area demografica di appartenenza che siete i migliori sulla piazza... non so se diventerete bravi psicologi, ma se riuscirete ad accaparrarvi totta la popolazione che rimane dalla ripartizione dei 10,000, sicuramente diventerete strateghi del marketing (di cui caldeggio almeno un corso a tutti voi dopo la specializzazione).

Volete ancora diventare psicologi?

In bocca al lupo

 
 
 

"Perdete ogni speranza Voi che entrate..."

Post n°1 pubblicato il 18 Settembre 2007 da mc.phisto0

Questo blog è dedicato in particolar modo a tutti quei temerari, incoscenti sfigatoni che, invece di (in)seguire una solida, sicura  e concreta possibilità di fare strada nella vita, quando fu il momento di scegliere l'università, o meglio la facoltà da frequentare, per le più diverse e disparate motivazioni, ma soprattutto per una spropositata e malsana dose di innato o indotto masochismo spinto a livelli estremi, dovuto sicuramente ad un'infanzia tragica e ad un ambiente familiare castrante (per usare una parola tanto cara ai freudiani), si diedero la zappa sui piedi da soli, amputandoseli nel migliore dei casi... proseguendo, l'università nell'assurda, testarda e vana speranza di diventare psicologi, nel peggiore...

Se anche tu ti riconosci in questa descrizione (se sei psicologo/a o aspirante tale dovresti) questo sito è forse quello che fa per te.

Se invece non ti riconosci nella descrizione ma sei professionalemente affermato e non sai più come ricevere tutti i clienti ch bussano al tuo studio le opzioni sono le seguenti:

a) Sei il figlio di Morelli o di Crepet

b) Sei un loro parente

Stai tranquillo/a nessuno vuole spillarti soldi; ne hai sicuramente già spesi a iosa per pagarti i "necessari e formativi"corsi post-lauream (e se non li hai ancora spesi li spenderai presto).

Non vendiamo, nè tantomeno sponsorizziamo niente abbia a che fare con questa paraculissima "società scientifica"; l'unica attività scientifica è la sistematicità con cui riescono a far sborsare a noialtri poveri e ignoranti psicologi in erba le migliaia di euro annue per i corsi che dobbiamo frequentare per il training non obbligatorio certo, ma fortemente consigliato e altamente specializzante e formativo.

 

Lo scopo del blog è presto detto: è un invito rivolto a tutti coloro i quali gravitano loro malgrado nel mondo della psicologia al fine di creare una rete di scambio di informazioni, impressioni, consigli, suggerimenti, aneddoti, esperienze lavorative("dritte" in poche parole) per tentare di consolidare quella che sarebbe dovuta diventare e che non fu mai una lobby. 

Fatevi sotto dunque con le vostre storie e le vostre esperienze

A Voi la palla!!!

 
 
 
 
 

INFO


Un blog di: mc.phisto0
Data di creazione: 18/09/2007
 

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