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GLI INDIGENI DI MONTICELLI PROCLAMANO COME SINDACO MARIO!


Monticelli di Marsciano è un piccolo borgo che si trova lungo il Caina, fra Castiglione della Valle e San Biagio della Valle; sono residenti qui 5 famiglie e da alcuni anni esiste anche una dimora storica realizzata in quello che fu il castello di Monticelli, del XIII secolo.E’ un luogo ricco di leggende, oltre che di arte e di storia, e proprio per la difesa dell’esistente, per la valorizzazione delle risorse naturali, artistiche e storiche, si è costituito il Comitato Residenti di Monticelli.
Presidente di questo comitato cittadino di quartiere è stato eletto Mario Chiattelli, da quasi 50 anni residente a Monticelli, vicepresidente è Mauro Elmi, ed il consiglio è composto da Marco Boschetto, Federico Frittelli e Artemio Sordini.La costituzione del comitato non è altro che il naturale sbocco di tutte le iniziative che da anni i residenti prendono per ravvivare il borgo che domina la valle del Caina; tutti gli anni si festeggia S.Ubaldo, al quale è dedicata una piccola Chiesa, finemente restaurata nel 2002, con l’aiuto fondamentale dei residenti stessi (non menzionati nella targa di ringraziamento).Questo piccolo scrigno oramai è tornato al suo splendore, insieme agli affreschi interni di Meo da Siena, del 1310; per la riapertura è stato anche portato a Monticelli, All’interno della chiesina una tela del ‘600 raffigurante “S. Ubaldo scaccia l’indemoniato”
di autore ignoto; il Castello, di oltre 700 anni fa, rende grande il patrimonio artistico qui presente.Altre iniziative sono legate allo scorrere della vita di campagna; da anni a Monticelli si organizzano delle serate di festa per l’Epifania, per Carnevale e per Santa Barbara, tutte occasioni per stare insieme e festeggiare.Dal punto di vista naturale, il panorama che si può scorgere da questo punto rialzato, che domina la valle del Caina è da cartolina; da un lato si segue il Caina fino a Perugia, in una distesa di campi che non si è trasformata in aeroporto, come era stato ipotizzato di recente, dall’altro lato si vede il percorso finale del fiume, che si getta nel Nestore a Pieve Caina. Dalla parte opposta del fiume, quasi a contrappeso, spicca il borgo di Castiglione della Valle. Forse anche per questa posizione particolare, il luogo è diventato oggetto di leggende, da passaggi sotterranei che collegavano strutture religiose, all’ospitalità data a San Costanzo in fuga.Dal punto di vista storico, Monticelli è oggetto di una ricerca da parte dell’Istututo per la Storia dell’Umbria Contemporanea riguardante il campo di concentramento esistente presso il Castello Sereni, attivo dal ’42 al ’43, all’interno del quale vivevano circa 120 prigionieri politici sloveni giunti da Gonars e Chiesanuoa, portati qui per lavorare alla costruzione dell’ultimo tratto della ferrovia che collegava Pietrafitta ad Ellera.Insomma, un luogo la cui storia parla da sola, ed il comitato avrà di che occuparsi per valorizzare il tutto; non secondari, fra gli obiettivi del comitato, ci sono anche quelli di parlare con una voce unica con le varie istituzioni, visto che anche di recente, delle decisioni urbanistiche sono state prese all’insaputa di quasi tutti; tutelarsi per tutelare Monticelli, questo è quello che si prefigge il Comitato Residenti Monticelli.E' una faccia della medaglia della post ruralità nell'umbria ancora contadina, ma sempre più puttana e svenduta; tutte queste sciagure di signorotti urbani che arrivano con i soldi e che pensano di comprarsi anche le persone, è solo il frutto della dismissione da parte di quelli che furono i propiretari terrieri padroni di queste valli.Gli ex proprietari terrieri erano, nel bene e nel male, il punto di riferimento della società rurale; oggi stanno tutti convertendo verso attività più o meno industriali, comunque non più legate alla terra nella sua concezione storica.Il risultato è che sono in cerca di contanti, vendono di tutto ed arrivano i nemici del popolo che comprano, restaurano e fanno strutture prettamente turistiche, inservibili dalle popolazioni indigene, creando dei paesi nei paesi.L'esempio nelle nostre terre è rappresentato dalle vendite di metà anni '90 della fam. Fasola, solo fra Castiglione e Monticelli, dalle loro strutture, sono sorti questa residenza storica di sedicente alto livello, un ristorante poco distante, anche questo non frequentato della plebe, ed un'altra residenza storica sopra Pieve Caina.Insomma, i padroni dismettono, accatastano soldi da parte, ed i nuovi arroganti che arrivano, spesso, non sempre fortunatamente, pensano di comprarsi l'anima della gente con 4 soldi; la proposta è di affastellarli questi soldi e sbatterli in quel luogo ameno, dal quale, ogni tanto, escono delle vampate puzzolenti.A voi i soldi..........