SOVIET_RPMN

TENIAMOCI IL NOSTRO LIBERO MERCATO!


Se solo l'uomo, oggi, avesse la necessaria lucidità per valutare cos'è realmente il caropetrolio, saremmo in guerra contro le compagnie petrolifere ed il libero mercato a 360 gradi.Da 3 anni sta succedendo che, sull'onda di notizie mai confermate pienamente, riguardanti la quasi fine del petrolio (forse fra un secolo, ma pochi anni fa alcuni teorizzavano che entro il 2000 sarebbe finito), stiamo subendo dei rincari pazzeschi del greggio, che si ripercuotono in tutti gli aspetti della nostra quotidianità.Ma noi stiamo zitti, non ci pensiamo a queste cose, è più comodo prendersela con il ROM che sta a Roma, piuttosto che con il marocchino che troviamo al semaforo, e che sicuramente rappresenta un grande pericolo per la nostra incolumità........Anche i romani avevano i giochi per distogliere l'attenzione dai problemi veri.Da pochi giorni il greggio ha sfondato i 130$ al barile, nel febbraio 1999 eravamo a 9,72$ al barile.9 anni ed il prezzo è lievitato del 1500%; tutto questo grazie a due fattori, palesi ma a cui nessuno si ribella: la posizione di cartello delle 7 sorelle che si spartiscono quasi tutto il mercato petrolifero, e per le dinamiche di domanda offerta che da sempre regolano il capitalismo ed il libero mercato, ma che applicate a settori chiave come questo, come tutti i settori delle risorse fondamentali, rischiano di fare esplodere conflitti mondiali.La prima ipotesi è facilmente dimostrabile dai prezzi dei carburanti alle pompe: c'è un sito italiano, molto aggiornato e completo, che illustra i prezzi di moltissimi distributori lungo lo stivale, http://www.prezzibenzina.it/ , basta dare un'occhiata alla lista delle compagnie esistenti a livello nazionale, e si evince come le 7 grandi sorelle siano la più care.Addirittura la prima grande multinazionale la troviamo, in base alla sua economicità, al 14esimo posto, le altre tutte a chiudere la classifica.Da sempre si dice che i grandi volumi di affari siano quelli che permettono di abbassare i prezzi, com'è possibile che in questo settore avvenga il contrario? Le compagnie più economiche sono delle semisconosciute, con giri d'affari irrisori rispetti ai grandi mostri mondiali del petrolio.Evidentemente qualcuno fa cartello, ma non siamo in grado di far rispettare le nostre normative antitrust e questi colossi che fanno miliardi di profitti all'anno sulle spalle dei cittadini, costretti oggi a pagare addirittura di più il diesel rispetto alla benzina.Se questo non è un affronto, ditemi voi cos'è; da sempre si sa che per produrre la benzina, il processo lavorativo è molto più lungo e costoso, mentre il diesel è un prodotto “grezzo” rispetto all'altro carburante: perchè adesso all'improvviso costa di più?E' il libero mercato, ci risponderanno i vari responsabili marketing di queste sanguisughe, altrimenti chiamate compagnie petrolifere....E noi umbri neanche potremmo lamentarci più di tanti rispetto agli altri italiani; nella nostra regione abbiamo il distributore più economico (Collestrada carburanti) ed un altro piazzato al 20esimo posto (ICM Corciano).In questi giorni il petrolio sembra scendere, al momento è a quota 126$, ma chiaramente i prezzi alle pompe non si vedranno scendere, basta confrontare anche nel recente passato l'andamento del greggio e l'andamento dei prezzi alle pompe: salgono insieme e, quando capita che il greggio cali, il prezzo dei carburanti rimane identico.E non basta fare l'impianto a metano e GPL, ci aiuta nell'immediato, ma nel medio periodo potrebbero avvicinarsi anche i prezzi di questi gas alternativi: è il magico mondo della domanda-offerta, è il migliore dei mondi possibili e ce lo dobbiamo tenere.Per comprendere meglio questo andamento assurdo, http://www.oil-price.net e http://www.prezzibenzina.it/