GIOVANI BLOGGATI

Il "non voto"


Un tempo i giovani si avvicinavano alla politica con entusiasmo, con una grande passione e quella volontà di cambiare le cose.Io stessa, oggi, mi rendo conto di quanto questo non ci accomuni affatto a chi prima di noi ha lottato, manifestato, battendosi per ottenere ciò che oggi noi denigriamo.Come vanno le cose, lo sappiamo bene, è inutile star qui a raccontarci delle favole, il periodo è critico e questo ormai non fanno altro che ripeterlo tutti. Però possibile che in noi giovani non c'è un pò di animo politico?La maggiore età è sicuramente piena di cose fantastiche (anche se poi quando arriva, alla fine della fiera, cambia ben poco), ma con essa ci viene data la possibilità di dire la nostra. Il voto è un diritto e in quanto tale andrebbe sempre rispettato e tutelato. Nonostante tutto, alla fine, è il nostro unico mezzo per avere voce in capitolo. Eccolo il giorno dopo le Elezioni Europee. Grillo prende un malox per il " bruciore", anche se non credo sia davvero allo stomaco, Renzi in toni pacati ringrazia prima e tranquillizza poi gli italiani, che gli hanno dato una grandissima fiducia, il resto è poca cosa; Berlusconi ancora non si è stancato di "commentare" e la Lega è riuscita ad ottenere un buon risultato. I dati non mentono, il PD, ha superato le sue stesse aspettative. I toni stranamente privi di entusiasmo del Premier saranno una conseguenza dello stupore? Qualcuno più di una volta lo ha definito un "venditore di automobili", per la sua foga e lo stesso carisma che si ha nelle televendite. Ma non è questo l'atteggiamento, che ha assunto mentre parlava agli italiani, che hanno riposto nel suo partito quel briciolo di speranza che gli resta o forse solo la loro rassegnazione, mettendo una X a caso.  Il dubbio potrebbe restare.Anche se, forse, ciò che non ha reso tranquillo Renzi è la cosa più importante sulla quale tutti dovrebbero riflettere: il "non voto"(Complice l'apertura dei seggi solo di Domenica). Ormai se sei su un autobus o in fila al supermercato puoi comprendere da dove nasce l'assenteismo alle urne. Si inizia sempre dicendo " Prendono i soldi e non fanno mai niente", ovviamente il riferimento è  ai politici, e si conclude con " Io non vado a votare".Che buffo, prima non ci lasciavano votare, oggi scegliamo di non farlo. Non so se questa sia la strada giusta, so solo che queste elezioni hanno dimostrato ciò che già sapevamo, ovvero che le persone non credono più nella politica. I giovani sono il futuro, certo non sempre rispettato in Italia, anzi spesso molto criticato, ma se ci sentiamo tali allora dobbiamo iniziare a prendere in considerazione l'idea di contribuire al cambiamento della nostra nazione. Siamo tanto ostili verso la politica, perchè l'hanno resa qualcosa di inaccettabile, però fin quando potremo dire la nostra in proposito, forse non dovremmo accodarci a chi pesa che il " non voto" sia una soluzione. I risultati di queste elezioni li lascio a chi è sicuramente in grado di commentarli e illustrarli, io da giovane, posso dire che se vogliamo essere ascoltati dobbiamo smetterla di lamentarci, aspettare e lasciare che le cose accadano senza nemmeno rendercene conto. Il PD in Italia, avrà anche vinto, ma la politica, nessuno escluso, ha perso. Il problema è che a quanto pare è più importante screditare l'altro sui social, far girare link in cui si definiscono gli italiani un grege di pecore, piuttosto che pensare a cosa cambiare per ridare, almeno in parte, un pò di credibilità a questa politica.Una pillola amara, sicuramente, ma non andare alle urne non è stata e mai sarà la soluzione, anzi va a finire che gli fate anche un piacere, non votando.