GIOVANI BLOGGATI

Guerra : un tempo passato?


Quando ero una diplomanda ricordo che il mio libro di storia si fermava alla Guerra Fredda. Per lungo tempo ho avuto la sensazione, sbagliata, che la storia fosse tutta lì, tra le pagine di un libro. Nonostante l’informazione, le notizie ascoltate a volte casualmente, i giornali, il web, i tg. Quando sei uno studente dai per scontato che le guerre sono qualcosa di passato e lontano. Il mio primo esame alla facoltà di economia è stato “ Storia economica”, tra le varie cose ho analizzato i conflitti storici in un’ottica diversa, maggiormente improntata sull’economia, e la cosa che mi è rimasta impressa è stata la capacità dei paesi di risollevarsi da quel punto di vista, soprattutto dopo una guerra. Le riprese economiche durante il dopoguerra hanno attirato la mia attenzione. Immagino che per molti questo mio discorso sia noioso, non biasimo nessuno, comprendo che vi stiate domandando dove voglio arrivare. Il fatto è questo: la percezione che la scuola ci da, troppo spesso, è sbagliata. Quello che i libri dimenticano di dirci è che i conflitti sono ancora attivi. Solo che ora, con Gaza, Iraq e Siria, non possiamo più far finta di non vedere. Chiudere il libro, fermarsi all’ultimo capitolo, non è più possibile. Da sempre innumerevoli paesi sono coinvolti direttamente o indirettamente in un conflitto, e la cosa peggiore è che tutto ciò che si cela dietro all’idealismo è una grande e gigantesca balla! La parole chiave è: ECONOMIA! E’ lei che fa girare il mondo ed è sempre lei che lo distrugge. Gli interessi economici fanno si che le persone chiudano gli occhi, su tutte quelle innocenti vittime, la scia di sangue si copre con l’odore dei soldi. Quindi la domanda è : quanto vale una vita oggi? Perché ci siamo ripetuti: “ per non dimenticare”, “affinché la storia non si ripeta”, “ per non commettere gli stessi errori”. Sul web si legge: “Dal 2008, sono 111 i Paesi che hanno peggiorato il loro “livello di pace”, solo 51 lo hanno migliorato.” Ad Agosto l’Unione Europea e l’Italia hanno deciso di armare i Curdi contro l’Isil. E intanto lo Stato Islamico ha ucciso anche l'altro giornalista mostrato nel filmato della morte di James Foley. Sotloff, nell’apertura del video dice: <<“Pago il prezzo" per la decisione dell'amministrazione Obama di attaccare obiettivi dell'Is in Iraq>>. Quindi il libro di storia è nella scuola, pieno zeppo di quello che è stato, mentre fuori dalla finestra c’è il presente, e non possiamo dire di aver migliorato le cose. PACE abbiamo imparato a scriverla,ma farla è un’altra cosa.