GIOVANI BLOGGATI

11 Settembre 2001 - 11 Settembre 2014: quante altre vite?


“Li colpiremo ovunque. Li distruggeremo. Non c’è alcun paradiso sicuro per chi minaccia l’America”.Queste le parole del presidente Obama, su tutti i giornali oggi, tratte dal suo discorso televisivo alla Nazione, tenuto alla vigilia dell'11 settembre.Una data, questa, che 13 anni dopo riesce ancora a procurare lo stesso brivido.In 120 minuti la storia dell'America cambiò, trascinando con se tutto il mondo, in quella tragedia che ha portato con se tante polemiche.Risuonano familiari oggi queste parole, rievocando quelle dell'ex Presidente Busch, appena appresa la notizia dell'attentato alle torri gemelle."Dobbiamo trovare chi ha commesso questo atto. Il terrorismo contro la nostra nazione non verrà tollerato. " Sappiamo tutti il seguito di queste parole. Ma al tempo stesso tutto quello che è stato "dopo l'11 settembre" ci ha confusi, il complotto, la verità che piano piano veniva a galla e quella sconcertante parola, la chiave di tutto: "sacrificio di massa". La versione ufficiale dei fatti, fornita dall'amministrazione americana, tramite i maggiori media a diffusione globale è però piena di punti oscuri. Dall'identità dei terroristi all'ispiegabile stallo della difesa più impenetrabile del mondo. Il tutto si è concluso con la "teoria del complotto", secondo la quale, l'attentato è stata una manovra americana per poter avere un pretesto per dichiarare guerra all'Afghanistan. A sostegno di ciò abbiamo visto documenti, libri,film, calcoli matematici, inchieste e fotomontaggi.Al di la di tutto, quello che oggi non dobbiamo dimenticare ,sono le vittime di quella tragedia; madri, padri, figli, figlie, persone care, amate, che non ci sono più. Che siano state vittime di un complotto o di un atto terroristico, quello che resta è la profoda perdita, di qualcuno che ad oggi merita solo rispetto e silenzio. 
La domanda è, in un giorno della memoria, quante altre vite dovranno essere sacrificate?Quante altre morti? Tutto questo alla luce delle parole del Presidente degli Stati Uniti.La storia e l'evoluzione dovrebbero insegnarci ad utilizzare la comunicazione al posto delle armi. Il problema, ancora una volta, sono gli interessi economici. Costruire la pace è complesso, ma potremmo provarci, affinchè non siano vane quelle 2752 vite.