GIOVANI BLOGGATI

Non ho l'età: per fare cosa?


Era il 1964, lei Gigliola Cinquetti di anni all'epoca ne aveva 16, e portò a sorpresa a casa la vittoria del Festival di Sanremo."Non ho l'età per amarti, per uscire sola con te" cantava Gigliola, in un' epoca in cui le cose stavano sicuramente in quel modo.Qualcuno la definirebbe vecchia e sdolcinata, e apparentemente non ha nulla a che vedere con quanto io mi sto chiedendo in questo momento, ma vista sotto un altra prospettiva potrebbe essere la citazione migliore.La mia domanda è: "per cosa non abbiamo l'età?"In questi giorni dentro e fuori, tra il mondo reale e virtuale, mi sono scontrata spesso sul tema.Il concetto di base è che all'età è associata l'esperienza, dunque in mancanza di questa noi "giovani" siamo definiti incapaci per alcune cose.Ma insomma ci si accusa di non essere capaci, ma al tempo stesso si sfugge dal confronto generazionale, evitando di darci, forse, quell'esperienza che tanto ci viene contestata, come una nostra mancanza oggettiva, per il tempo che abbiamo vissuto fino ad ora.Io di anni ne ho 23, e posso ammettere che non sono paragonabile a chi ha 43 anni, ma non mi sento nemmeno di meno per un numero. Posso comunque competere,e soprattutto ho visto sedicenni, essere più capaci di me, in cose dove sono particolarmente negata.Non è sempre e solo un fattore di età. Sicuramente è importante, comprendo che oggi forse si è caduti nell'eccesso opposto rispetto al 64, ma le cose vanno contestualizzate.La giovinezza dovrebbe essere qualcosa di bello, un'opportunità, e invece si finisce in sterili preconcetti.E via con i luoghi comuni "i giovani non sono buoni a nulla", "tutti bamboccioni", "ai miei tempi". Insomma chi più ne ha più ne metta!Vi dico un mio pensiero: noi siamo il frutto della vostra generazione. Quella che ci ha educati. Prima di puntare il dito contro di noi, bisogna interrogarsi su cosa si è fatto per noi. E a quel punto ammettere che ci sono ambienti, contesti sociali, in cui l'età è solo un numero. Io spero che ci siano ancora adulti capaci di apprezzare e riconoscere la maturità che viene da un giovane. Senza età, senza classe, niente numeri, ma solo lo sguardo rivolto alle proprie capacità.Siete stati giovani anche voi, non lo dimenticate.