SSCNAPOLI

Sosa: "Spero di ritornare quando avrò un altro incarico"


"Il numero di maglia? Ho preso sempre il 9, anche in Argentina e a Udine. I primi calci? Ho iniziato facendo il portiere ma subivo troppi gol. Con il tempo ho capito che i gol era meglio farli e non subirli. Udine? E' stata una bella esperienza. Sicuramente il primo anno è stato un pò duro a causa delle diverse abitudini e i ritmi diversi dall'Argentina. Il ricordo napoletano più bello? Sicuramente Paestum. Adesso che il Napoli è in serie A è facile parlare, ma io credo che le cose difficili siano le più belle. Ricordo che c'erano anche Montervino e Montesanto. Il primo giorno ci allenammo con un pallone sgonfio preso dall'auto, mentre il giorno dopo Carmando portò qualche maglietta e pantaloncini. I tifosi? A volte esagerano un pò con il calcio ma è normale. Tatuaggi? Non mi piacciono molto, in questo caso non sono come il mio connazionale (Lavezzi n.d.r). Il gol al Frosinone con la maglia numero 10? E' stata un'emozione speciale. Era un mio desiderio quello di indossare almeno una volta quel numero. Essere stato l'ultimo argentino ad averlo indossato è una cosa speciale. Lavezzi? Dissi al Pocho che per lui il primo doveva essere un anno di ambientamento e conoscenza del calcio, della città e della stampa. Sicuramente sta facendo delle cose importanti e sta bruciando le tappe. Sono sicuro che il prossimo anno sfonderà ancora di più. Il futuro del Napoli? Personalmente credo che il Napoli nel giro di un paio di anni ospiterà squadre importanti come Chelsea e Manchester. Il mio futuro? Credo che sia arrivato il momento di lasciare. Spero di ritornare magari quando avrò un altro incarico"
Fonte:www.tuttonapoli.net