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Caro-affitti e tariffe, prezzi proibitivi in costiera sorrentinaSORRENTO. Rimane un sogno per buona parte dei cittadini della costiera la casa di proprietà con prezzi che nonostante la crisi non sono aumentati ma rimangono comunque notevolmente al di sopra della portata del ceto medio sociale. Non si ferma invece la corsa del rincaro sugli affitti degli appartamenti con un costo che nonostante l’inflazione fotografa miseramente la difficile situazione di precari e famiglie il cui bilancio annuale deve per forza scontrarsi con la voce affitto con una media che oscilla tra i 10mila ed i 13mila euro all’anno. Ed in penisola sorrentina il caro affitti supera, di gran lunga, il tasso di inflazione. Una famiglia che alloggia in un appartamento di circa 80 metri quadrati e con un reddito annuale dichiarato di 15mila euro spende tra il 50% e l’80% dei propri risparmi proprio per la casa in cui dimora. Politiche abitative di scarso peso e soprattutto poco serie che favoriscono l’urbanistica turistica non contribuiscono di certo a calmierare i prezzi degli affitti saliti oramai alle stelle. Analogo discorso per i prezzi delle case, aumentati nel corso degli anni fino al 50% con punte del 100% nelle posizioni più privilegiate della costiera, trascinando un incremento degli affitti con un indice che ha superato quota 100% con un innalzamento di gran lunga superiore alla crescita dei redditi delle famiglie. I canoni di affitto regolarmente registrati sono cresciuti del 100% costringendo famiglie con monoreddito o con reddito non all’altezza a trovare soluzioni diverse abbandonando unità immobiliari che occupavano da oltre un ventennio. Ed a livello turistico il rialzo dei prezzi per una famiglia di quattro persone tra Sorrento e dintorni rischia di determinare un calo delle presenze del 10% rispetto agli ultimi due o tre anni. Sempre per una famiglia standard di 4 persone affittare un appartamento in una località turistica come la costiera sorrentina è diventato proibitivo limitando molte persone ad avere accesso solo a vacanze di seconda fascia. Le case di proprietà, inoltre, secondo recenti statistiche, sono state protagoniste di un rialzo dei prezzi con un aumento ritmico di circa 240 euro al mese nell’arco degli ultimi dieci anni con una particolare incidenza nel periodo di passaggio tra la lira e la nuova moneta europea con particolare riferimento a spese quali l’energia elettrica, riscaldamento, nettezza urbana e smaltimento con una previsione in proiezione per l’attuale 2011 di un ulteriore aumento di spese per circa 60 euro al mese. Uno scenario che rende difficoltoso anche l’acquisto di una prima casa da chi si vede costretto ad impegnare oltre 15 anni di stipendio. La ripresa del carovita produrrà nuovi effetti per un adeguamento automatico di prezzi che roderanno ulteriormente i redditi dei cittadini. Vincenzo Maresca - Giornale di Napoli |
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