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Castellammare: Spera lascia il carcere, il 35enne ai domiciliari


Emanuele Spera, il trentacinquenne arrestato per aver provocato l'incidente in cui ha perso la vita Andrea Chiappetta ed è rimasto gravemente ferito il suo amico Claudio Mazza, ha potuto usufruire degli arresti domiciliari. Una misura precauzionale in attesa del processo che lo vede imputato per omicidio colposo. Ovviamente dal Vomero, quartiere di residenza dei tre ragazzi che erano nella Fiat 500 travolta dal Rav sulla statale Sorrentina alla cui guida c'era l'uomo di Castellammare di Stabia, è un no comment su tutta la linea. Claudio lotta ancora tra la vita e la morte e le sue condizioni restano gravissime, ragion per cui familiari, parenti e amici, non vogliono, al momento, sentir parlare di nulla. Una reazione logica e comprensibile. Al Secondo Policlinico, dove Claudio è stato ricoverato dopo un primo passaggio a Castellammare, regna il riserbo più profondo. L'unica cosa di cui si parla è il ragazzo, i suoi minimi miglioramenti e il fatto che le sue condizioni rimanendo stabili fanno ben sperare. I medici a questo punto non nascondo un seppur blando ottimismo. Ma ovviamente non danno nulla per scontato e si aspetta ora dopo ora che finalmente la forte fibbra del ventiquattrenne reagisca definitivamente e dica no al baratro. Emanuele Spera, 35 anni, stabiese, figlio di un noto medico della cittadina oplontina, dal conto suo non ha detto nulla dal momento in cui ha lasciato il carcere. Gli amici però danno di lui l'immagine di un uomo profondamente addolorato. Giornale di Napoli