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FS: Tratta Castellammare-Gragnano sarà trasformata in linea tranviaria


Interscambio con i treni Fs e Circum la funivia del Faito e il porto stabiese Francesco Fusco - GRAGNANO. La tratta ferroviaria soppressa nel 2010 dalla Regione? Sarà trasformata in linea tranviaria veloce ed ecologica. Lo hanno stabilito i commissari prefettizi nel documento d’indirizzo al Piano regolatore ora in attesa dei tempi per le osservazioni. Secondo una prima bozza del progetto redatto dal Comune, la nuova linea tranviaria avrà numerosi punti di interscambio sia con i treni Fs nella stazione di Castellammare, sia con i treni della Circumvesuviana, con la funivia per il Faito e con il porto turistico stabiese. La vecchia tratta Gragnano–Castellammare così diventerà di fatto una sorta di scambio terra–mare, senza alcun impatto ambientale. Soddisfatti di questo provvedimento sono i rappresentanti di diverse associazioni gragnanesi, da sempre in prima fila per scongiurare la scomparsa della stazione inaugurata nel 1885 dal re Umberto I di Savoia, dalla regina Margherita e dal primo ministro De Pretis. «Il 2013 è cominciato con una gran bella notizia per tutti i gragnanesi – afferma Giuseppe Di Massa, presidente del centro di storia e cultura dei Lattari -. Prevedere nel prg la nascita di una linea tranviaria è fondamentale per diminuire i tempi di realizzazione. In questa fase finale delicata – continua - la presenza di un organo imparziale come la commissione prefettizia, guidata dal prefetto Salvatore La Rosa, può rendere finalmente raggiungibile quest’obiettivo, rivalutando l’antica stazione cittadina». E così, due anni dopo la chiusura, voluta nel dicembre 2010 da Regione, Trenitalia e dall’ex sindaco di Castellammare Luigi Bobbio, arriva la svolta. Il treno che collegava la città gragnanese alla vicina Castellammare era diventato un ramo secco per Trenitalia, e risultava un mezzo altamente inquinante per gli ecologisti. Dall’inaugurazione nel 1885 al periodo d’oro del pendolarismo industriale degli anni ’60 e ’70, sembravano passati millenni. Secondo Trenitalia il vagone unico, con sessantotto posti a sedere, che ogni mezz’ora attraversava le due cittadine e sette passaggi a livello, con al massimo un paio di viaggiatori per ogni corsa della durata di circa dodici minuti, causava pesanti disagi alla viabilità, già congestionata, del centro e della periferia urbana di Gragnano e di Castellammare. Da qui l’intenzione di sopprimerlo. Ma la nascita della nuova linea tranviaria ed ecologica sarà soltanto una delle prospettive di sviluppo previste nel nuovo prg. «Speriamo – conclude Di Massa – che il nuovo strumento urbanistico cancelli le speculazioni che, nel corso degli ultimi decenni, hanno violentato il territorio dando vita ad un abusivismo selvaggio». Fonte: Il Mattino di Napoli