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Castellammare: un tram collegherà la periferia nord con il centro


Articolo di Maria Elefante - Castellammare. Un tram leggero collegherà la periferia nord con il centro cittadino. È questo il punto più importante della rivoluzione urbanistica che ridisegnerà la zona di via Alcide De Gasperi e dell’intero rione dei Cantieri Metallurgici. I progetti, messi nero su bianco attraverso la stesura di un masterplan, sono stati esaminati martedì sera nel corso della prima riunione della commissione tecnico-consultiva, organizzata come laboratorio di pianificazione partecipata. Al tavolo di concertazione hanno partecipato i membri dell’amministrazione comunale, con il sindaco Nicola Cuomo e l’assessore all’Urbanistica Alessio D’Auria, sette consiglieri comunali, gli imprenditori della zona e le sigle sindacali che vigileranno affinché siano mantenuti tutti i livelli occupazionali. Quello che interessa il rione che oggi ospita gli scheletri di vecchi insediamenti industriali è un vero e proprio cambiamento, che proietterà Stabia nel circuito turistico internazionale. E l’arretramento della stazione ferroviaria da piazza Matteotti all’altezza del porto turistico Marina Di Stabia rientra proprio in quest’ottica, facendo parte del «Grande Progetto Pompei». Non si conoscono ancora i tempi ma i costi previsti si aggirano tra i 25 ed i 30 milioni di euro. Nelle intenzioni dell’amministrazione ci sarebbe un project financing, dunque la volontà di coinvolgere i privati scelti con una procedura di evidenza pubblica. Un’ipotesi che però potrebbe anche non concretizzarsi: in tal caso l’amministrazione avrebbe la possibilità di realizzare il progetto grazie ai fondi comunitari per le annualità comprese tra il 2014 ed il 2020, che si concentrano soprattutto sulla mobilità sostenibile. Il treno che fino ai mesi scorsi collegava la tratta metropolitana Castellammare e Napoli Campi Flegrei si fermerebbe al confine tra Castellammare e Torre Annunziata. Per raggiungere il centro è previsto l’utilizzo di un tram veloce ma di tipo leggero. Spariranno dunque i passaggi a livello e andranno giù i muri che attualmente delimitano i binari, il tutto per eliminare quella che era diventata una separazione netta tra il mare ed il quartiere. Attorno al tram leggero ci saranno aiuole e panchine. Il mezzo percorrerà parallelamente la linea di costa e proprio questa vicinanza con il mare diventa la chiave intorno alla quale sviluppare l’intera rivoluzione urbanistica. Infatti nei progetti del Comune rientra proprio la dislocazione dei 40 capannoni appartenenti a privati e il relativo spostamento delle attività che dovrebbero passare dalla costa all’interno del quartiere, liberando così il waterfront che diventerebbe il prolungamento della villa comunale. Investimenti importanti, in periodi di crisi che fanno tremare i polsi agli imprenditori. Proprio in occasione della riunione di martedì, i privati hanno manifestato tutte le loro perplessità. Malgrado siano state offerte agli imprenditori agevolazioni, come un cambio di destinazione d’uso delle loro attività e la possibilità di modificare le volumetrie, il timore di un investimento economico importante frena gli operatori privati e rischia di bloccare il cambiamento per la periferia nord. «Ci sono difficoltà e idee contrapposte, come è ovvio che sia in ogni tavolo di concertazione, ma il compito dell’amministrazione è fare sintesi nell’esclusivo interesse della città, vincendo diffidenze e perplessità degli imprenditori» ha spiegato l’assessore all’Urbanistica Alessio D’Auria. «La settimana prossima sono state già programmate altre riunioni, ma soprattutto ci sarà un sopralluogo previsto per martedì 22 aprile con l’obiettivo di individuare spazi e nuove aperture del quartiere». Fonte: Il Mattino di Napoli