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Spartitraffico della discordia, appello al Prefetto


SICIGNANO (CDL): «LA STRUTTURA MONTATA PER EVITARE LA SOSTA È PERICOLOSA»Una lettera al prefetto per segnalare la mancata conformità ai parametri inerenti la sicurezza stradale di uno spartitraffico realizzato dal Comune nella centralissima via Giuseppe Bonito. È una iniziativa di Antonio Sicignano, presidente del Circolo della libertà di Castellammare di Stabia. «Quello spartitraffico è un vero e proprio pericolo per la sicurezza di quanti percorrono quella strada» così si esprime senza mezzi termini l’esponente della CdL stabiese. In particolare Antonio Sicignano si affida, nella sua missiva, ad una ricerca del professore Vittorio Giavotto, docente di ingegneria aerospaziale al Politecnico di Milano, secondo cui: «la barriera spartitraffico ha il compito di evitare l’invasione della carreggiata opposta, contenendo i veicoli che, fuori controllo per cause diverse, uscirebbero dalla carreggiata verso sinistra. Ed essendo, in archi di tempo significativi, l’occupazione delle corsie delle nostre strade talmente densa, la probabilità che un veicolo traversante lo spartitraffico incroci la traiettoria di un altro utente sulla corsia opposta è praticamente del 100%. Allora un adeguato livello di sicurezza per gli innocenti richiede che la barriera sia in grado di trattenere i veicoli». «La barriera -sempre secondo il professore Giavotto- non deve, inoltre, compromettere la sicurezza degli utenti che viaggiano sulla stessa corsia. Il veicolo che urta contro la barriera non deve essere rimandato sulla carreggiata con un angolo troppo forte. Evidentemente l’ideale sarebbe una traiettoria che dopo l’urto proseguisse parallela alla barriera, il più vicino possibile alla barriera stessa; meglio ancora se tra il bordo della carreggiata e la barriera vi fosse una separazione che permettesse al veicolo che urta la barriera di fermarsi fuori dalla carreggiata». Ma nel caso di specie sottolinea Sicignano: «è evidente che tutti questi parametri, a cui da tempo la scienza fa espresso riferimento, lo spartitraffico realizzato dal Comune non li possiede nemmeno lontanamente. In particolare la barriera è troppo bassa ed in caso di incidente potrebbe provocare il ribaltamento di una autovettura o di un motociclo; ma anche qualora ciò non avvenisse l’eventuale scenario si rivelerebbe ancor più tragico, considerata la risicata larghezza della corsia di marcia, potrebbe provocare un incidente a catena dalle proporzioni spaventose. Per non parlare poi del fatto che la pedana spartitraffico inizia a metà curva e di notte non è illuminata». «In realtà –prosegue Sicignano- si ha l’impressione che il sindaco abbia realizzato questo spartitraffico per finalità che nulla hanno a che vedere con la sua funzione tipica. Infatti lo spartitraffico, normalmente utilizzato per impedire che in caso di incidente si invada la corsia opposta, nel caso in oggetto sembra essere stato progettato al solo fine di evitare il parcheggio delle autovetture in quella zona. Infatti l’amministrazione comunale, dopo aver impiegato per alcuni mesi il corpo dei vigili urbani al solo fine di vietare il parcheggio in quella zona, ha deciso di tagliare la testa al toro restringendo ai minimi termini la carreggiata, tutto naturalmente a discapito della sicurezza». Conclude Sicignano: «un sindaco che sottovaluta la sicurezza stradale è un sindaco che non ha cura della salute dei propri cittadini». GdN