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Macalli, la C e i passaggi in tv


Il presidente della Lega ha illustrato il meccanismo di suddivisione in serie C dei proventi televisivi. Manca un progetto per dare reale visibilità alla terza serie. Con passaggi in radio e tv che vengano incontro alle esigenze di informazione dei tifosi. Il presidente della Lega di serie C, Mario Macalli, si è soffermato sul ruolo della tv nella promozione del prodotto serie C di cui ha la tutela. A Roma, in occasione della compilazione dei calendari, ha reso noto che è impegnato nella vendita dei diritti televisivi sia alla tv pubblica che a un gruppo di emittenti private. E che la suddivisione dei proventi attuata dalla sua federazione è improntata a criteri di mutualità equa e diffusa. I soldi drenati dalla tv pubblica, infatti, andranno per metà alla C1 e per metà alla C2. Le relative quote saranno poi equamente suddivise tra tutte le società iscritte. Quelli del digitale terrestre saranno dirottati per la metà al club richiesto specificamente dalle emittenti. L’altra metà sarà suddivisa in parti uguali tra le altre 17 società del relativo raggruppamento. Infine, per quanto attiene le trasmissioni in differita (quelle del giorno dopo) tutto l’importo sarà versato nelle casse della società per la quale è stata avanzata la richiesta. Tutto bene? In linea di massima si. I proventi vengono suddivisi in modo oggettivamente democratico, senza che nessuno faccia la parte del leone. Tuttavia, alla resa dei conti, nelle casse dei vari club finiranno solo pochi spiccioli, salvo prova contraria. Se dunque la strada tracciata da Macalli è corretta, e anche condivisibile, bisognerebbe tuttavia ingegnarsi per aumentare in modo sensibile l’entità dei proventi televisivi. Magari ricorrendo a sponsor che rimpinguino il valore delle quote che saranno suddivise. Resta però irrisolto il problema centrale di dare una reale visibilità al prodotto. Come Calciopress ha più volte sostenuto, anche qualche giorno fa, mancano formule radiotelevisive che - in tempo reale - diano notizie ai milioni di appassionati distribuiti in Italia e nel mondo. E che seguono la terza serie con la stessa passione, e lo stesso interesse, con cui vengono seguite le cosiddette categorie nobili. A quando un “tutto il calcio minuto per minuto della C1”? A quando i riflessi filmati, nella stessa serata di domenica, delle principali partite dei due gironi? Non ci sembra di chiedere troppo. Sarebbe opportuno che il presidente Macalli iniziasse a farci più di un pensierino. Sergio Mutolo - calciopress.net