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Gragnano: dopo le dimissioni del sindaco


Consiglio, chiesto lo scioglimento anticipatoFRANCESCO FUSCO Gragnano. Dopo le dimissioni del sindaco Serrapica, arriva la mozione di sfiducia per lo scioglimento anticipato del consiglio comunale. L’atto politico è stato presentato ieri mattina al Comune e giunge al termine di una profonda frattura consumatasi all’interno del centrodestra tra l’Mpa e gli altri partiti della coalizione. Sono undici i consiglieri che, sui venti complessivi dell’assise cittadina, hanno sottoscritto la mozione. Tra questi, compaiono i nomi di Annarita Patriarca (Pdl), Alfonso Cassese (Nuovo Psi), Tommaso Iozzino (Nuova Democrazia Cristiana) e Aniello D’Auria (Pdl). Si tratta dei rappresentanti della cosiddetta «fronda interna», ai quali si sono aggiunti i consiglieri delle forze di centrosinistra. «Quest’amministrazione ha sovvertito le priorità programmatiche – si legge nel documento ufficiale - e il rilancio sociale ed economico della città resta inesorabilmente bloccato. Invece di affrontare le problematiche che si sono verificati negli anni, i processi di soluzione sono stati ritardati, fermati o mai affrontati. Esempio lampante è la questione irrisolta dell’ agibilità degli esercizi commerciali e dei ristoranti». Per sancire la fine dell’esperienza amministrativa targata Michele Serrapica tuttavia, l’atto politico dovrà adesso passare all’esame del consiglio che sarà convocato entro dieci giorni. «È stata una decisione sofferta – affermano i quattro dissidenti in un comunicato congiunto - ma inevitabile per dare un nuovo slancio alla vita amministrativa della città». Sul caso Serrapica sono intervenuti anche i rappresentanti dell’opposizione. «Con questa mozione – afferma Giuseppe Cesarano, consigliere in quota Sinistra Democratica – vogliamo dare ai cittadini la possibilità, attraverso nuove elezioni, di avere un’amministrazione veramente efficiente che possa affrontare e risolvere la drammatica situazione in cui versa l’ente. Bisogna dunque porre subito fine a questa esperienza amministrativa e lavorare per il bene della città». Si schierano al fianco del sindaco Serrapica invece i Verdi. «Il primo cittadino è stato più volte ricattato da componenti della sua stessa maggioranza – dice Vincenzo Sorrentino, coordinatore dei Lattari del partito ambientalista - nonostante ciò ha sempre mostrato un grande attaccamento alle esigenze e ai problemi della città». il mattino