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A Pompei l’happening francescano


I frati della Campania si riuniranno oggi nel Santuario per celebrare gli ottocento anni della «regola primitiva»Pompei. È il loro giubileo. Ottocento anni dopo, i francescani della Campania si ritroveranno per celebrare la «regola primitiva» dell’ordine, quella che nel 1209 ottenne l’approvazione di papa Innocenzo III, prima di quella bollata nel 1223. Per l’evento è stata scelta Pompei. Ottocento anni di storia sempre trascorsi al fianco della gente insegnando che la fede non deve essere necessariamente vissuta come una privazione ma anzi che va testimoniata attraverso la gioia di vivere, anche con un saio indosso. Oggi saranno in duecento i francescani di tutta la Campania che arriveranno nella città del Santuario Mariano per rinnovare la professione religiosa davanti all’altare maggiore della basilica; nel pomeriggio le presenze saliranno, con l’arrivo delle religiose e delle camponenti laicali dell’Ordine, a oltre mille. «Con la celebrazione del centenario la famiglia francescana vuole vivere la memoria delle origini “come profezia per l’avvenire” e grazia nel presente», spiega fra Salvatore Vilardi dei francescani del convento di Santa Chiara. L’appuntamento è in due momenti. Al mattino tutti i frati delle quattro famiglie (frati minori, conventuali, cappuccini e terzo ordine regolare) si ritroveranno per un momento di preghiera presieduto da padre Cristoforo Bove; alle 13 è previsto il rinnovo della professione religiosa. Nel pomeriggio, in piazza Mercato, tutte le religiose francescane, i consacrati laici, si ritroveranno per compiere un breve pellegrinaggio al Santuario «a ricordo del pellegrinaggio di san Francesco e dei suoi compagni verso la Santa madre Chiesa»; alle 19 si svolgerà la celebrazione eucaristica. «Invitiamo - dice padre Salvatore - tutti coloro che si sentono affascinati dal carisma di Francesco e Chiara d’Assisi ad unirsi alla grande famiglia francescana». a.la. il mattino