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Il Sorrento contro il tabù Menti: non vince da vent’anni


GIANNI SINISCALCHI Sorrento. Il derby vietato ai tifosi rossoneri non spaventa Simonelli. «In campo vanno i giocatori - sottolinea il tecnico del Sorrento - saranno loro a determinare il risultato. Con questa mia considerazione, tuttavia, non voglio attenuare il legittimo dispiacere dei nostri tifosi. La gara è molto sentita e me ne sono accorto anche in questi giorni». Il tabù: il Sorrento non vince a Castellammare dal 9 ottobre 1988: campionato di serie C2 girone D (1-0 il risultato, rete di Cuofano), sulla panchina rossonera l’allenatore Salvatore Di Somma, stabiese doc, alla prima esperienza in panchina. Simonelli, tuttavia, guarda avanti, ha l’aria serena e misura le parole con grande attenzione «perché - spiega - la grinta bisogna tirarla fuori al momento di entrare in campo e mantenerla per tutta la partita. Sì, l’attenzione, ecco ciò che chiedo ai miei giocatori. Novanta minuti di grande intensità. Come nel derby vinto a Cava de’ Tirreni, come in buona parte della partita pareggiata col Potenza». I nervi inossidabili di Simonelli sembrano nascondere una grande fiducia nei suoi giocatori. Nemmeno il ricordo della brutta sconfitta subita dal Sorrento nel derby d’andata turba i suoi pensieri. «In campo i giocatori non avranno il tempo di rispolverare quello che è accaduto cinque mesi fa. Ogni partita ha la sua storia». L’amarezza fu palpabile a Sorrento e dintorni, dopo la domenica del 9 novembre scorso. La sconfitta nel derby a porte chiuse (fatto curioso furono le vivaci polemiche legate ad una folta presenza di supporter stabiesi, accreditati in tribuna centrale) attenuò per qualche settimana le simpatie dei sorrentini verso i giocatori. Oggi sembra logico ipotizzare la forte voglia di riscatto dei rossoneri nel ritorno. «Ma - insiste Simonelli - noi andiamo verso il derby badando al sodo. Non crediamo all’immagine superficiale di un avversario in difficoltà, reduce da sei sconfitte consecutive. Io dico: dobbiamo affrontare la stessa Juve Stabia che, all’inizio del campionato, era considerata una delle grandi favorite per il salto in B. Si tratterà anche per noi, comunque, di un derby in cui il risultato finale sarà l’unica cosa che conta perché stiamo lottando per evitare i playout». Simonelli va dritto come un treno verso la fine dell’intervista e dribbla con saggezza la domanda più imbarazzante: cosa dire dei giocatori stabiesi che, al ritorno da Pistoia, sono finiti in mutande perché i tifosi li hanno rimproverati duramente di non essere attaccati alla maglia? «Sono fatti di casa altrui e ognuno ha le proprie forme di libera manifestazione del pensiero». Derby senza gli infortunati Agnelli, Iorio e Hodza. Dubbi per Biancone, incerto La Vista. Solito 3-5-2, poche le opportunità di cambiare. Nella struttura che ha battuto la Cavese e ha pareggiato col Potenza nelle ultime due partite di campionato, l’unica novità potrebbe essere il rientro di Demartis, con Lo Monaco e Panarelli (o Minadeo). In avanti il tecnico punterà ancora sul tandem Myrtaj-Giampaolo, per cui andrà inizialmente in panchina Ripa. il mattino