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Giuseppe D’Angelo: tecnici di prim’ordine ma oggi tutti vogliono la laurea


Castellammare. «La scuola di avviamento professionale aiuta i giovani a conoscere mestieri utili e remunerativi, che in molti casi hanno anche un alto valore artistico». A sottolineare la valenza economica e sociale dell’Oiermo, la scuola che, dagli anni ’50 ad oggi ha formato e avviato al mondo professionale migliaia di giovani del comprensorio stabiese, è lo storico Giuseppe D’Angelo. «Tanti giovani formati in questa scuola si sono dimostrati dei validi artigiani – spiega –, professionisti del lavoro manuale che si sono affermati fino a fondare delle piccole aziende che oggi danno lavoro ad altre persone. Tra queste ricordo Francesco Cesarano, imprenditore nella lavorazione del ferro che oggi ha raggiunto buoni risultati nel suo settore». Primo campione italiano di canottaggio col vessillo del Circolo Canottieri di Castellammare, Cesarano oggi è responsabile di un’impresa che offre anche lavoro ad alcuni dipendenti. «In quegli anni – aggiunge D’Angelo – l’Oiermo rappresentava un punto di riferimento per molti giovani, avvalendosi di istruttori di prim’ordine, responsabili di aziende che tramandavano praticamente le loro conoscenze, non si faceva soltanto teoria». Ex insegnante presso l’istituto alberghiero, D’Angelo lamenta la scarsa attenzione dei giovani verso le scuole professionali e la mancanza di tirocini negli istituti, compresi i licei, da affiancare agli insegnamenti. «Oggi i giovani sono tutti alla ricerca di un diploma da geometra, ragioniere o di una laurea – conclude –, un’aspirazione legittima ma discutibile. La richiesta di artigiani e manovali è molto forte, i mestieri insegnati dal centro di avviamento professionale sono remunerativi e, in una realtà in crisi come la nostra, rappresentano la colonna dell’economia italiana». ci.sa. il mattino