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Maggioranza in crisi, manca il numero legale


Grande assente il Partito DemocraticoCastellammare di Stabia. Manca il numero legale in aula consiliare, la maggioranza del sindaco Salvatore Vozza scricchiola ancora una volta. Già, perché i 14 consiglieri comunale presenti a Palazzo Farnese ieri pomeriggio non bastavano, e senza gli uomini del Partito democratico non si può andare avanti. È stato proprio il Pd il grande assente, che dopo aver “allertato” il primo cittadino nei giorni scorsi, è passato ai fatti, dimostrando che senza i democratici Vozza non ha di fatto una maggioranza, e non l’avrà a meno di accordi da stipulare nei prossimi giorni. «Bisogna cominciare ad avere un po’ vergogna di tutto questo», ha commentato la consigliera di opposizione Ida Scarpato al momento della mancata validazione dell’assise da parte del presidente Antonio Iovino. Un’affermazione che ha avuto seguito nei locali attigui alla sala consiliare, dove i consiglieri presenti hanno puntato il dito contro il Pd, colpevole di essersi assentato nel giorno in cui all’ordine del giorno c’era la discussione sul nuovo “Piano spiagge”. Le dimissioni, nei giorni scorsi, di Massimo De Angelis da assessore alla Cultura, non sono bastate, dunque. Il Pd del segretario cittadino Gaetano Cimmino aveva chiesto chiarezza tramite un documento fatto circolare nelle ultime ore. Chiarezza sulla composizione della maggioranza, attraversata, secondo i democratici, dal centrodestra in maniera trasversale. E chiarezza sugli incarichi in giunta e sulla carica di presidente del consiglio comunale. Vozza ha chiesto tempo sulla verifica politica ma non lo ha ottenuto: la maggioranza è di nuovo in crisi, e il primo cittadino è impegnato in giro per la “circoscrizione sud” per provare la volata al Parlamento Europeo. «Il Pdl e il Pd sono decisi a bloccare il Piano Spiagge. – hanno affermato i consiglieri Catello Foresta e Biagio Di Ruocco, rispettivamente del PdCi e del Prc – Il provvedimento va incontro alle esigenze dei cittadini e limita i privati, per cui è normale che trovi opposizione nel centrodestra che difende gli interessi imprenditoriali. Non si capisce, invece, la posizione del Pd che chiede rinvii e rischia di vanificare gli sforzi fatti fino a questo punto». Francesco Ferrigno - GdN