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Pompei: sfida con foto da 300 metri quadri, spettacoli e canti


Gigantografie e cene per conquistare elettoriMARIA ELEFANTE SUSY MALAFRONTE Pompei. Una gigantografia di trecento metri quadrati del sindaco uscente Claudio D'Alessio, che rassicura i cittadini che Pompei «è un'opera in corso», sovrasta un edificio tra viale Mazzini e via Lepanto. Un altro telone di uguali misure, fanno sapere dallo staff del comitato elettorale pro-D'Alessio, nei prossimi giorni sarà calato dal tetto di una struttura del centro. Effetto sorpresa, in questo caso. Un camper che gira per la città per diffondere slogan e jingle spot del candidato del Pdl Michele Genovese. Buffet e cene per conquistare, anche, la «gola» degli elettori. Lunedì erano in mille e cinquecento i sostenitori del candidato della coalizione del Pd, D'Alessio, che hanno preso parte al buffet organizzato per presentare le liste. Ieri sera, invece, è stata la volta di Michele Genovese che ha invitato i suoi elettori a una cena spettacolo per ufficializzare il programma della coalizione. Comici, gruppi musicali, showgirl e cultura. La serata è stata presentata da Barbara Guerra uno dei volti del reality targato Mediaset «La Fattoria», dopo la presentazione del libro «Note sulla proprietà privata» scritto dal parroco stabiese Don Beniamino di Martino, a sostenere il candidato del Pdl il comico napoletano Paolo Caiazzo ed il gruppo musicale 081. «Abbiamo ideato una serie di eventi per incontrare la cittadinanza – ha spiegato Genovese – motiverò la mia candidatura mettendo in piazza le idee e i programmi». Nel fine settimana invece al via l’apertura ufficiale della campagna elettorale e la presentazione dei candidati. E nella sede di Messigno, oggetto di un attacco intimidatorio, ha scelto di aprire la campagna elettorale. Intanto continuano i rumors elettorali sul web, la campagna virtuale sulla grande rete dove si scontrano i sostenitori dei diversi schieramenti in campo: siti, mailing list, gruppi di confronto. Non mancano, anche, le guerre fredde tra i liberi professionisti che operano in città. Alla nota diffusa dagli architetti pompeiani con la quale denunciavano, per conto dell'associazione di categoria, «di essere stati emarginati dalle istituzioni» risponde il presidente dell'associazione ingegneri, Alfonso Cascone, affermando che a Pompei «non esiste alcuna associazione architetti», ma che gli stessi «sono ospiti» dell'organismo da lui presieduto. «Per integrare gli architetti nella nostra associazione - precisa l'ingegnere Cascone - abbiamo modificato l'articolo 13 dello statuto. Loro, dunque, hanno un voto di minoranza e pertanto non possono rappresentare l'associazione ingegneri». Come dire, parlate da architetti, ma non osate coinvolgere gli ingegneri che vi ospitano. Per evitare confusioni, in un momento politico così delicato, Alfonso Cascone, ha voluto precisare che: «La nostra associazione è un organismo apartitico, pur non limitando la libertà di alcuno di appartenere a qualsivoglia schieramento politico, manteniamo le distanze da coloro che dichiarano cose diverse. D'altronde lo scopo dell'associazione, come previsto dallo statuto, ci esula dal fare politica attiva. Dopo alcune fughe in avanti degli architetti gradirei che costituissero una loro associazione per poter collaborare con essi da posizioni diverse, perché diversi sono i modi e i pensieri che ci contraddistinguono». il mattino