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Vico Equense ko ma aspetta il ripescaggio


Gli azzurri perdono il derby a porte chiuse con la Nocerina e recriminano su tre pali colpiti nel finaleVICO EQUENSE (3-5-2): Munao; Gargiulo (31’ st Ruggiero), Scognamiglio, Cinque (5’ st Napoli); Donnarumma, Armellino, Trapani, Violante, Loreto (14’ st Solimene); Conte, Lupico. All. Ferraro. NOCERINA (4-4-2): Terracciano; Apicella, De Pascale, Iossa (10’ st Cordua), Giordano; Riolo (23’ st Tiscione), Giraldi, Serrapica, Cavallaro; Babatunde, Palumbo (37’ st D'Esposito). All. Pastore. ARBITRO: Saia di Palermo RETI: pt 27’ Cavallaro; st 1’ Palumbo, 15’ Riolo, 20’ LupicoGIUSEPPE BOVE Rieti. Un Vico Equense mai domo non riesce a chiudere la sua stagione trionfale con una vittoria nella finale playoff per accedere ai ripescaggi dalla D alla Seconda divisione. Deve cedere il passo, infatti, alla Nocerina nel derby a porte chiuse giocato a Rieti (1-3). E i rossoneri dell’Agro molto probabilmente, dopo solo due stagioni nell’inferno della serie D, ritroveranno - anche se attraverso i ripescaggi e le altrui disgrazie - il paradiso della Lega Pro. Anche il Vico Equense, però, pur sconfitto, resta in corsa per un posto al sole sempre attraverso i ripescaggi. Saltata per motivi tecnici la diretta in Campania su Raitre, la partita sarà trasmessa oggi in differita su Raisatsport più (canale 227 di Sky) alle 14.45. Parte e chiude meglio il Vico (tre legni nel finale) che dà l’impressione di essere meglio organizzato. La Nocerina impiega però pochi minuti per prendere le misure. Il tempo di allargare e alzare Cavallaro sulla fascia sinistra, Riolo su quella opposta, e affidare ai due il compito dell’uno contro uno nelle strette maglie difensive dei costieri. Il possesso palla dei rossoneri, che lasciano svariare Babatunde su tutto il fronte d’attacco, trova premio da un’iniziativa proprio del nigeriano che al 26’ parte in velocità e lascia partire un cross perfetto per lo stacco vincente di Cavallaro che trova l’incrocio e il vantaggio della Nocerina. Il Vico non si scoraggia: riprende a macinare gioco anche se la manovra appare prevedibile. E così per vedere al tiro l’undici di Ferraro bisogna attendere una conclusione alta dalla lunga distanza di Violante. Il quale, in chiusura di frazione, chiama Terracciano a smanacciare in angolo una palombella destinata sotto la traversa. A inizio ripresa l’episodio che cambia il destino della gara a favore della Nocerina: è il 1’ quando una percussione di Serrapica viene frenata fallosamente al limite da Cinque. Della punizione si incarica Palumbo, la cui battuta non irresistibile incoccia lo stinco di Armellino e termina in gol. Ferraro corre ai ripari inserendo un attaccante, Napoli, in luogo di Cinque. La contromossa di Pastore sorprende: fuori un difensore, Iossa, e dentro un incontrista come Cordua. Il Vico si rende pericoloso su calcio piazzato con Trapani al 12’. Ma su capovolgimento di fronte la Nocerina trova il colpo che stende il Vico. Babatunde pesca Riolo in area: l’ex del Rende prende il tempo a Scognamiglio e tutto solo davanti a Munao lo infila per la terza volta. La partita si riapre cinque minuti dopo quando Lupico in rovesciata trafigge Terracciano, che si esalta al 25’ andando a deviare in angolo una mortifera punizione di Trapani e due minuti dopo salvando su Napoli. Al 29’ è la traversa a dire di no a Donnarumma, al 40’ il palo a negare il gol a Ruggiero e al 41’ ancora la sbarra a negare la gioia di un meritato raddoppio a Napoli. Sono i colpi di coda di una gara che chiude una maratona cominciata a settembre e terminata l’ultimo giorno utile prima dell’inizio ufficiale della nuova stagione. Con Nocerina e Vico entrambe in pole per la Seconda divisione.Ferraro: «Ai miei non rimprovero nulla»I complimenti del collega «Loro bravi, noi più cattivi»FILIPPO ZENNA Rieti. Difficile trovare le parole giuste per commentare un insuccesso tanto netto quanto strano e ricco di controsensi. La Nocerina ha sempre avuto in mano il risultato, il Vico ha cominciato bene ma ai punti ha risposto solo nel finale con una reazione per certi versi inaspettata con tre legni colpiti. Le parole giuste prova a cercarle il tecnico Giovanni Ferraro. Il suo Vico si è ben disimpegnato in campo, mostrando caratura adeguata alla posta in palio e qualità tecniche non indifferenti. Qualche difetto? Mancanza di pragmatismo e cinismo nelle fasi cruciali del match. «È inutile ora fare troppi discorsi sulla gara. Il Vico Equense ha offerto una grandissima prestazione e il risultato è fin troppo severo nei suoi confronti. Posso dire senza timore di smentita che abbiamo mantenuto palla per almeno sessanta dei novanta minuti di gioco. È mancato qualcosa certo, poiché alla fine siamo usciti sconfitti dalla contesa ma ai miei non posso rimproverare proprio nulla: grande cuore e grande prestazione». L’apice della passione del Vico la si è avvertita nell’ultimo spicchio di gara quando è partita, forse tardiva, l’ultima riscossa della stagione. Riscossa che è rimasta strozzata da una sfera rimpallata dai legni, che ha dato vita alla prima sconfitta dopo ventisei risultati utili consecutivi, praticamente una maratona: «Dopo il 3-0 della Nocerina non mi sarei mai aspettato una reazione così gagliarda da parte dei miei. Abbiamo colpito tre legni ed abbiamo dimostrato grande qualità di gioco. Reazione tardiva? Beh, ad inizio gara abbiamo provato a giocarci le nostre carte, la Nocerina ha avuto maggiore fortuna negli episodi. Le chances di ripescaggio? Ad essere onesti ora le percentuali diminuiscono perché scivoliamo in terza posizione, noi comunque ci crediamo lo stesso». Ma come giustificare allora la scarsa profondità emersa durante il primo tempo? «È vero siamo mancati sotto questo aspetto, ma c’è da dire che la squalifica di Chiariello ci ha costretto a rivedere qualcosa nell’undici titolare. Poi la Nocerina, una volta passata in vantaggio, s’è chiusa bene. Rimpianti? È un peccato aver perso la partita più importante dopo una lunga striscia di imbattibilità (ultima sconfitta sul campo del Messina il 14 dicembre). Quest’anno abbiamo offerto il miglior calcio del girone, il nostro avversario invece è stato più discontinuo e alla fine è passato: questo è il calcio. Il futuro? Credo che questo organico, con me in panchina, possa misurarsi tranquillamente con le altre squadre della Seconda divisione». Visto l’andamento della gara, Matteo Pastore non lesina complimenti al diretto avversario, tra l'altro ex compagno di squadra proprio nella Nocerina: «Complimenti a Ferraro e al suo Vico. Persona eccezionale e grande allenatore. L’abbiamo spuntata noi perché siamo stati più cattivi e concreti, in partite di questo tipo è fondamentale approfittare del più piccolo errore dell’avversario». il mattino