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Vico Equense: Sig, lavoratori sul piede di guerra


L’azienda era stata chiusa per mancanza di certificazione antimafia VICO EQUENSE. «Siamo stanchi di aspettare, passeremo alle maniere forti. Solo in questo modo, forse, qualcuno si renderà conto della terribile situazione che stiamo vivendo». Con queste parole Giuseppe Martinelli esprime la rabbia che accomuna tutti i dipendenti della Sig (Società internazionale gallerie), azienda che ha dovuto fermare le proprie attività e licenziare i suoi operai a seguito del “provvedimento interdittivo” della Prefettura di Napoli per la mancanza dei requisiti sulla certificazione antimafia. I lavoratori fino a pochi giorni fa impegnati nel completamento della nuova galleria tra Pozzano e Seiano sapranno entro il 9 luglio il nome della società che subentrerà alla Sig e le sue intenzioni circa l’assunzione della squadra di lavoro che prima apparteneva alla Società internazionale gallerie. Ma gli operai non riescono più a stare fermi ad aspettare e minacciano di invadere la strada. «Sono settimane che attendiamo di avere notizie sul nostro futuro lavorativo – continua Giuseppe Martinelli, rappresentate sindacale aziendale – ma fino a questo momento non è arrivato nulla. In questo cantiere lavoravano cinquanta uomini. Si tratta di cinquanta famiglie lasciate in mezzo ad una strada. Nessuno se ne preoccupa? Non ne possiamo più, siamo esasperati. In un modo o nell’altro faremo sentire la nostra voce, anche se questo dovesse significare invadere la statale ‘sorrentina’ e bloccare l’intera penisola». L’odissea per i lavoratori della Sig è cominciata il 21 maggio, quando i vertici aziendali hanno reso noto l’ordine di servizio dell’Anas di allontanare ad horas dal cantiere maestranze e mezzi d’opera della società. La situazione si è, poi, parzialmente tranquillizzata a seguito della sospensione dell’ordinanza prefettizia, ma il giorno 10 il Tar ha respinto la richiesta della società ribadendo l’efficacia del provvedimento e decretando l’interdizione delle attività. Ora si dovrà attendere l’esito del Consiglio di Stato, fissato per il 21 luglio. Intanto i sindacati stanno cercando di tutelare i diritti dei lavoratori aiutandoli a superare un periodo di grande difficoltà economica. «A seguito della nostra richiesta – afferma Antonio Gelo, segretario provinciale Filca-Cisl - agli ex dipendenti della Sig, la Cassa Edile di Napoli ha dato in anticipo la quattordicesima di agosto, a sostegno del mancato reddito». Ilenia De Rosa - GdN