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Villa dei Misteri, scoperte nuove sale e antiche coltivazioni


Portati alla luce celle vinaria e ambienti rustici con tegole integre POMPEI. Nuove scoperte nella famosa Villa dei Misteri a Pompei, nota per la grande pittura delle nozze di Bacco e Arianna. Nell'ultimo scavo sono state messe in luce la cella vinaria con un primo filare di dolia (i grandi contenitori sferici), ambienti rustici con tegole integre, ambienti del primo piano e coltivazioni sul fianco della via Superior, nonchè una porzione del grande portico meridionale che era ancora sepolta. Queste novità, a cento anni dall'inizio del primo scavo, restituiscono una più completa conoscenza del monumento, databile attorno al II secolo a. C., anche se rifacimenti e modificazioni si sono susseguiti fino al momento dell'eruzione del Vesuvio. I recenti lavori garantiscono inoltre un più ampio spazio paesaggistico intorno alla Villa e un più agevole ingresso per i visitatori. «Lavori - si legge in una nota della Soprintendenza - che si sono svolti con notevoli difficoltà, a causa della presenza di costruzioni abusive e dell'opposizione dei proprietari circostanti. Ostacoli che non sono stati superati neanche dall'impegno del Commissario delegato all'emergenza di Pompei». Giornale di Napoli