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Castellammare, la riqualificazione della città: il Dos è pronto


Il programma integrato urbano "Più Europa" dovrà ottenere il benestare di Palazzo Farnese  CASTELLAMMARE DI STABIA. Dalla prima stesura e il relativo passaggio in consiglio comunale, sono pochi passati pochi mesi: ora, il documento definitivo è pronto, e l’assise sarà chiamata nei prossimi giorni al secondo atto. Stiamo parlando del Documento di Orientamento Strategico (Dos) contenente gli interventi del Programma Integrato Urbano “Più Europa”, la cui approvazione dovrà però attraversare le bufere della maggioranza di Palazzo Farnese (nella foto). E non c’è tempo per far calmare le acque: sarà la politica ad adeguarsi ai ritmi sostenuti del programma per la città oppure sarà la città che dovrà fare i conti con la lentezza della politica? Fatto sta che l’intera documentazione, qualora passasse in consiglio comunale, dovrà essere successivamente inviata all’Assessorato all’Urbanistica della Regione Campania nonché al Nucleo Regionale di Valutazione e Verifica degli Investimenti Pubblici per il relativo parere di competenza, propedeutico all’attivazione delle procedure per le fasi attuative degli interventi. Da qui, l’urgenza dell’approvazione, che porterà infine all’attuazione dell’Accordo di Programma Quadro per l’intero Più Europa, consentendo anche l’utilizzo di investimenti privati. «Vado in consiglio comunale – ha detto il sindaco di Castellammare, Salvatore Vozza, che nelle ultime ore ha spinto per la convocazione dell’assise – a spiegare che il Più Europa può partire. Nel Dos ci sono progetti che entro la fine del 2009 possono anche andare in gara d’appalto, ma sta a noi farci trovare pronti». Il primo cittadino ha parlato di interventi importantissimi con i quali si potrebbe dare risposta a questioni che la città si porta dietro da decine di anni. In pratica, le note illustrative sul Più Europa, che dovrebbero essere state consegnate ai consiglieri comunali nelle ultime ore, si dividono in tre parti, tre grandi insiemi di progetti con differenti modalità di attuazione. Il primo, per l’ammontare di circa 36 milioni di euro, comprende gli interventi coerenti con i fondi europei 2007/2013, dunque sicuramente finanziabili con l’approvazione da parte della Regione del documento. Qui rientrano opere come la rigenerazione del waterfront, il progetto biblioteca comunale per la ex Casa del Fascio e la riqualificazione del Borgo di Pozzano. Il secondo insieme, per l’ammontare di circa 33 milioni di euro, riporta le opere individuate nel Dos ma non rientranti nell’area “target” del Più, ammissibili a finanziamento attraverso un Protocollo Integrativo e se ritenute strategiche per lo sviluppo. Qui si trovano i progetti per il Palazzo Reale di Quisisana e la Villa Gabola. Infine, ci sono le opere candidate al Parco Progetti Regionale, per un totale di 53 milioni di euro, tra cui la sistemazione dei sentieri e del sistema idrogeologico. Francesco Ferrigno - GdN