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C/Mare: Un corso di pc nell’Istituto comprensivo Wojtyla


Binbi e riscio internet, lezioni per genitoriTitti Esposito Castellammare. Istruzioni per l'uso del pc contro le insidie della rete. È il progetto di informatica al via nell'Istituto comprensivo Karol Wojtyla. Un'iniziativa, nell'ambito delle offerte formative finanziate dai fondi scolastici, come precisa il dirigente della scuola di via Traversa Tavernola, rivolto ad alunni e genitori per imparare a vivere la realtà virtuale senza disagi o rischi per la frequentazione di siti vietati ai minori. «I bambini di oggi non corrono per strada alla ricerca degli amici o per fuggire dalla realtà - spiega il preside Giancarlo Guarino - ma sempre più si rifugiano nel mondo virtuale di internet e dei social network come Facebook, troppo spesso inaccessibili ai propri genitori. Che non sanno più come controllarli o verificare che non rischino contatti pericolosi. Da qui l'idea di insegnare l'uso del computer - conclude il preside - ai piccoli, già dai sei anni in poi, e poi alle loro mamme e papà per dargli un'opportunità di crescita culturale ed uno strumento in più per poter imparare a dialogare con i propri figli, verificando anche le attività vissute on line». La tutela dei minori, è infatti, il vero filo conduttore del programma di alfabetizzazione informatica, che interesserà anche gli alunni delle ultime classi della scuola di periferia. Un laboratorio con docenti interni e lezioni nelle aule attrezzate della struttura stabiese che certamente registrerà il tutto esaurito, come precisa il capo d'Istituto, perché l’uso dei pc e l’accesso alla grande rete è ormai sempre più diffuso: si studia in rete, si apprende in rete, si gioca e si dialoga su internet con il rischio, spesso, di cadere in autentiche trappole dai quali i bambini non sempre hanno strumenti di difesa. «Insegnare l'abc dell'uso del computer e dei servizi ad esso annessi e connessi - conclude Guarino - compresi i sistemi di sicurezza di cui si può dotare il proprio personal computer per evitare indirizzi sospetti nel web cliccati nottetempo dai propri bambini, è la maniera più giusta per tutelarli e istruirli, formandoli e guidandoli anche nell'uso della nuova tecnologia senza inutili preoccupazioni ed ansie».  Il Mattino