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Lembo Diep, così il seno è ricostruito senza protesi


La tecnica: Usata nei casi di tumore è arrivata al sud grazie a un chirurgo stabieseMaria Pirro Centocinquanta chilometri tra casa e lavoro. E un primato appena conseguito. Maurizio Saturno è il giovane chirurgo che nel sud della Penisola ha importato la tecnica di ricostruzione mammaria con "lembo Diep": utilizza i tessuti adiposi prelevati sotto l'ombelico per ridare forma alla mammella, già colpita da un tumore, ma senza intaccare il muscolo addominale della paziente, scongiurando il rischio di provocare dolorose ernie, e senza fare ricorso alla protesi. Il medico ha 33 anni, abita a Castellammare di Stabia, ma lavora a Potenza, mentre i suoi genitori risiedono a metà strada, nel Cilento. Dopo la laurea con massimo dei voti e specializzazione in chirurgia plastica e ricostruttiva all'Università degli studi di Napoli Federico II, il professionista era emigrato all'estero con la moglie (anche lei medico, di Castellammare, neonatologa oggi all'ospedale stabiese San Leonardo) e la figlia in fasce. Stage in Austria e in Belgio, esperienze lavorative a Barcellona. Un anno e mezzo fa il ritorno a Castellammare, per motivi familiari e l'incarico nella casa di cura Villa Stabia. Poi il concorso nel capoluogo lucano, fino a diventare aiuto di chirurgia plastica e responsabile della chirurgia ricostruttiva della mammella post- mastectomia nell'ospedale San Carlo di Potenza. "Dove ho la possibilità - sottolinea - di poter praticare avanzate procedure di chirurgia mini-invasiva apprese a Barcellona". Il professionista ha appena effettuato il primo intervento di ricostruzione mammaria con lembo Diep e, non a caso, nell'équipe è stato inserito anche un collega catalano, Josè Manuel Collado Delfa, giunto in Basilicata a spese dell'azienda ospedaliera. "Ideata negli Stati Uniti e utilizzata a partire dal 1994 - spiega Saturno - la tecnica che sfrutta il lembo Diep è molto diffusa all'estero, meno in Italia. A Udine, a Triste, a Roma sono effettuati il numero maggiore di interventi. A Napoli zero, al momento, né nelle altri ospedali di Campania, Puglia e Calabria". Saturno però sottolinea: "La procedura è indicata solo per donne giovani in buone condizioni di salute. Un cardiopatico, per esempio, non può sottoportare questo tipo di intervento. Rimane fondamentale valutare di volta in volta la soluzione più opportuna". il Mattino