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Castellammare: Protesta degli utenti "Gori più trasparente"


Codacons: In tanti  risultano morosi dopo aver pagato l'acquaTitti Esposito Castellammare. Fatture Gori poco chiare e trasparenti. Sarebbe per questo che i cittadini del comprensorio stabiese per le ultime bollette dei servizi idrici integrati stanno protestando. La denuncia è del Codacons di via D’Annunzio che sta raccogliendo, in questi giorni, le istanze degli utenti. A detta dell’ufficio a difesa dei consumatori, infatti, la società Gori violerebbe i diritti dei cittadini con pratiche commerciali scorrette. «Sulle nuove fatture tante famiglie hanno trovato la dicitura: non risultano pervenuti i pagamenti precedenti - spiega Anna Baccari, presidente dello sportello Codacons del rione san Marco - e questo suona come un monito, un atto di costituzione in mora. I cittadini, infatti, nella maggior parte dei casi - aggiunge l’avvocato Baccari- pur avendo pagato regolarmente il consumo dell’acqua, nei mesi scorsi, ritennero di scorporare la sola quota di depurazione per il mal funzionamente del depuratore di Rovigliano, che è di tipo chimico-fisico e non biologico come prescriverebbe la legge, quanto richiesto dalla Gori dovrebbe interessare solo ed escusivamente la quota depurazione e non l’intero importo». Nelle fatture contestate a detta dello sportello Codacons, infatti, ci sarebbe un problema di trasparenza, visto che non è riportato il consumo attuale registrato oltre a quello precedente al fine di un esatto calcolo, ma solo un consumo presuntivo». Il dubbio è cosa succederà al momento del conguaglio - scrive in un documento inviato alla presidenza Ato 3, sempre il Codacons - cioè i cittadini saranno tenuti a pagare cifre molto alte dato il computo finale del calcolo del consumo e quindi con il conguaglio quale sarà la tariffa applicata? «Noi contestiamo-aggiunge la presidente Baccari- l'ipotesi applicativa di un siffatto calcolo e ricorreremo in tutte le sedi per la difesa dei diritti dei consumatori, avendo verificato l'esistenza di un calcolo simile già applicato dalla Gori in altri Comuni. Per la richiesta di pagamento del corrispettivo depurazione-conclude la portavoce Codacons- riteniamo che fin quando non sarà certo il credito vantato non si può intimare il pagamento sulla scorta di mere supposizioni presuntive». il Mattino