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J.Stabia, Ottobre: «Abbiamo compiuto un’autentica impresa»


Gaetano D’Onofrio CASTELLAMMARE DI STABIA. Il primato è realtà, la lunga rincorsa della Juve Stabia si è concretizzata con l’allungo sul Catanzaro. Un autentico colpo di reni della squadra di Rastelli, che ora può decidere da sola il proprio destino. «Abbiamo compiuto un’autentica impresa - dice il centrocampista Pasquale Ottobre - coronando una rincorsa partita da lontano. Una Juve Stabia che ha fatto tanto, ha saputo soffrire, senza mai scoraggiarsi, e allo stesso tempo senza esaltarsi dopo risultati importanti come la vittoria sul Catanzaro stesso. Meritiamo questo primato, un campionato condotto magistralmente, un gruppo incredibile, che ha facilitato subito l’inserimento di noi nuovi, a gennaio. Insomma, una squadra che ha tutto per arrivare alla traguardo come prima della classe». Una Juve Stabia da record nel girone di ritorno e che ha superato alla grande lo scoglio di due difficili trasferte consecutive. «Già, tutti immaginavano, dopo la sconfitta di Roma, una squadra in difficoltà. Invece, prima a Brindisi, e poi domenica scorsa ad Isola Liri, abbiamo dimostrato di avere determinazione da vendere, e soprattutto di essere in una buona condizione sia fisica che mentale». Nell’ultima, vittoriosa, trasferta, una Juve Stabia garibaldina: «Si, siamo arrivati alla gara del Nazareth molto rimaneggiati. Basti pensare che io e Ruscio abbiamo giocato insieme solo nella rifinitura del sabato, e che Acoglanis, autore del gol del 2-0, fino all’immediata vigilia non si era potuto allenare. Insomma, un successo che assume, proprio per questi motivi, un’importanza ancora maggiore». Il Catanzaro insegue, e soprattutto, dopo la sconfitta di domenica a Scafati, borbotta. «Ho sentito le dichiarazioni di Auteri, credo che alla fine il calcio sia bello proprio per questo, cioè ognuno può dire la sua. Mi sorprende che un tecnico bravo e preparato come lui non cerchi di pensare soprattutto alla sua squadra, ed alla nuova situazione che si è venuta a creare. Recriminare su presunti torti non ti consente di avere punti in classifica». Sabato si torna al Menti dopo un mese di marzo che ha regalato punti e il primato, e nell’uovo di Pasqua ci sarà l’Igea fanalino di cosa. Ottobre avvisa tutti: «Siamo la capolista, dobbiamo arrivare alla gara con il piglio giusto, ma anche con la consapevolezza che non sarà una passeggiata. Affrontiamo una squadra che non ha nulla da perdere, che potrà giocarsi la gara a viso aperto. Ma giochiamo sul campo amico, davanti ai nostri tifosi, non possiamo fallire. Mancano sei finali alla promozione, se giocheremo sempre come a Brindisi ed Isola Liri potremo festeggiare anche con qualche turno di anticipo».  Il Mattino