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Molestie a turista negli Scavi di Pompei


POMPEI. Dopo la brutta figura dei crolli, che hanno spinto gli ispettori dell'Unesco a fare un sopralluogo a Pompei, gli scavi tornano sotto i riflettori della cronaca. Questa volta, però, non per vicende legate alla manutenzione ed alla conservazione del sito, ma per una storia di molestie che avrebbe subito una turista canadese e che hanno portato alla denuncia di un addetto alla vigilanza interna. Il fatto è stato rilevato dai carabinieri della locale stazione, coordinati dall'esperto luogotenente Vittorio Manzo. I militari hanno deferito in stato di libertà un 57enne di Terzigno per violenza sessuale. Secondo quanto hanno ricostruito gli uomini della Compagnia di Torre Annunzia, diretta, come sempre, dal capitano Luca Toti, mentre visitava da sola il sito archeologico, una studentessa universitaria 22enne che attualmente si trova in Italia nell'ambito del progetto "Erasmus" è stata avvicinata su via delle Tombe da un addetto ai servizi di vigilanza che in un primo momento ha iniziato a farle domande per poi passare alle vie di fatto abbracciandola e baciandola. Il tutto nonostante il rifiuto della ragazza che, a un certo punto, è riuscita a divincolarsi e a darsi alla fuga. Subito dopo la turista si è recata al posto fisso dei carabinieri, che si trova proprio a ridosso dell'area archeologica, dove ha sporto denuncia raccontando l'accaduto. I militari, redatto il verbale, hanno subito individuato l'uomo. Quest'ultimo è stato, poi, riconosciuto dalla vittima nel corso di formale individuazione di persona. Una vicenda, quella di ieri, che ha dell'incredibile. Per molti studenti dell'area vesuviana, almeno nel corso degli anni Ottanta, gli scavi, al di là del valore culturale, hanno sempre costituito un luogo di conquiste, dal momento che vi si riversavano orde di straniere ed era possibile scambiare quattro chiacchiere all'ombra delle Domus e del Foro. L'andazzo era agevolato dal fatto che per i minorenni l'ingresso non era a pagamento. Tutto, comunque, avveniva, sempre senza mai superare certi limiti imposti dalla decenza. Una dettagliata relazione di servizio è stata trasmessa alla Procura della Repubblica di Torre Annunziata per l'apertura formale di un fascicolo. Nel corso della istruttoria il denunciato potrà, a sua volta, fornire la sua versione dei fatti e cercare di dimostrare di non aver commesso alcun illecito dal punto di vista penale. Intanto, gli ispettori dell’Unesco proseguono i loro controlli alle aree archeologiche napoletane. Dopo Pompei ed Ercolano, dovrebbe toccare ad Oplonti. Proprio ad Ercolano, la visita è durata circa tre ore. Il sito ercolanese, sul quale il magnate americano David Packard ha investito un capitale nella conservazione e manutenzione che ha consentito alla città vecchia di “sopravvivere” senza particolari problemi, viene considerato “un piccolo modellò di funzionalità tra pubblico e privato”: tra un paio di settimane sarà aperta al pubblico anche una porzione del Decumano Massimo. Ma per Susanna Camusso, leader della Cgil per salvaguardare l’immenso patrimonio culturale ed archeologico campano, «bisogna trovare rapidamente le risorse per andare a un piano straordinario di manutenzione per rimettere Pompei nelle migliori condizioni oggi, ma anche per mantenere nella prospettiva la manutenzione. Bisogna tornare ad avere delle Soprintendenze dove ci siano delle professionalità, ci sono troppi improvvisatori e pochi studiosi. Invece – aggiunge la Camusso – si è deciso che bisognava spettacolarizzare tutto e passare all'emergenza. Questo vuol dire saltare le leggi, saltare le regole, le competenze. Invece bisogna tornare alle grandi scuole archeologiche e all'utilizzo delle competenze serie». A questo servirebbero le scuole di restauro: una di queste dovrebbe sorgere a Castellammare, nella Reggia di Quisisana. Il Palazzo reale stabiese è stato restaurato da poco e, in base ad un accordo, dovrebbe ospitare la Scuola di Alta formazione per il restauro. Infine, domani il sindaco di Pompei Claudio D'alessio ed il presidente dell'Anci Campania Nino Daniele incotrano i sindaci dell'area per ottenere la disponibilità di tecnici e maestranze per sopralluoghi a tappeto, costanti e duraturi sotto la guida della Sovrintendenza. Dario Sautto - Giornale di Napoli