Creato da stabia_info il 19/06/2007

STABIA NEWS

Notizie dell'hinterland stabiese

 

Lega Pro: Juve Stabia-Casertana 1-0 - Tabellino e Video sintesi

Post n°17775 pubblicato il 24 Gennaio 2015 da stabia_info
 

Juve Stabia: 1 Pisseri, 2 Romeo, 3 Contessa, 4 Burrai (28’ st 15 Caserta), 5 Polak, 6 Migliorini, 7 Nicastro (40’ st 16 Bombagi), 8 Jidayi, 9 Di Carmine, 10 Maiorano, 11 Lepiller (6' st 17 Gammone). A disposizione: 12 Santurro, 13 Liotti, 14 Jefferson, 18 Ripa. All. Giuseppe Pancaro.
Casertana: 1 Fumagalli, 2 D'Alterio, 3 Bianco, 4 Rajcic (37’ st 15 Carrus), 5 Idda, 6 Mattera, 7 Marano (8' st 17 Cunzi), 8 Cruciani, 9 Diakite (17’ st 18 Cissè), 10 Mancosu, 11 Caccavallo. A disposizione: 12 D'Agostino, 13 Antonazzo, 14 Tito, 16 Mancino. All. Salvatore Campilongo.
Arbitro: Claudio Lanza della sez. AIA di Nichelino.
Assistenti: Mauro Galetto e Ilie Rizzato, entrambi della sez. AIA di Rovigo.
Marcatore: 9' pt Jidayi (JS)
Espulso: 35' st Diakite (C)
Ammoniti: Marano (C), Lepiller (JS), Idda (C), Cruciani (C), Gammone (JS), Pisseri (JS), Migliorini (JS), Cissè (C).
Angoli: Juve Stabia 3, Casertana 7
Recuperi: 1’ pt, 5’ st
Note: spettatori 1.802 per un incasso totale di 18.655,00 € (paganti 1.424 per un incasso di € 16.033,00, abbonati 378 per una quota partita di € 2.622,00). Al 35' st il tecnico della Casertana, Salvatore Campilongo, è stato allontanato dal terreno di gioco per proteste.



 
 
 

Castellammare: 2 rapine in pochi minuti, arresta un 39enne

Post n°17774 pubblicato il 23 Gennaio 2015 da stabia_info
 
Foto di stabia_info

(AGENPARL) – Castellammare di Stabia (Na), 23 gen – I carabinieri di Castellammare di Stabia hanno arrestato l’autore di 2 rapine commesse ai danni di una tabaccheria e di un bar del centro, perpetrate entrambe armato di pistola.
Nel corso di quella perpetrata ai danni del tabaccaio quest’ultimo è rimasto contuso da un pugno sferratogli al volto durante colluttazione.
Al bar invece il disinvolto rapinatore ha fatto un colpo tipo prelievo bancomat: entra, pistola mano destra e sigaretta mano sinistra, fuma mentre minaccia il titolare, poi si avvicina alla cassa e si passa la pistola alla mano in sinistra tenendo contemporaneamente sigaretta e pistola. Tutto davanti ai “tranquilli” avventori, che sembrano stare lì ad assistere alla scena in prima fila come spettatori al cinema.
I carabinieri, intervenuti su segnalazione al 112, riescono dopo poco tempo a identificare l’autore.
Si tratta di Esposito Giuseppe, del 1975, residente a Castellammare, già noto alle ff.oo per reati specifici.
Il serial rapinatore viene rintracciato a casa. Durante la perquisizione domiciliare i carabinieri trovano e sequestrano anche l’arma usata, una pistola semiautomatica calibro 7,65 con 4 cartucce nel caricatore.

 
 
 

Appello dei carabinieri: «denunciate i parcheggiatori abusivi»

Post n°17773 pubblicato il 20 Gennaio 2015 da stabia_info
 
Foto di stabia_info

Francesco Ferrigno – Castellammare di Stabia. Guerra ai parcheggiatori abusivi nell’area stabiese: due persone sono state multate e segnalate all’autorità giudiziaria nel fine settimana ma i controlli dei carabinieri continueranno anche nei prossimi giorni. Quello del parcheggio abusivo è un fenomeno che rappresenta una vera e propria piaga per la città di Castellammare e i Comuni limitrofi. È da tempo che le forze dell’ordine e le istituzioni locali tengono d’occhio la situazione, soprattutto dopo che un’inchiesta della Direzione Distrettuale Antimafia (Dda) di Napoli rivelò che l’attività di parcheggio abusivo era gestita direttamente dalla criminalità organizzata locale e, in particolare, dal clan camorristico dei D’Alessandro. Le ultime operazioni contro gli abusivi, come già accennato, sono state effettuate dai carabinieri della compagnia stabiese, agli ordini del capitano Gianpaolo Greco e del tenente Carlo Santarpia, in piazza Unità d’Italia nei pressi della stazione della Circumvesuviana di «Castellammare Centro». I controlli sono scattati dopo un attento monitoraggio della zona per tutto il weekend. Secondo quanto accertato dalle forze dell’ordine due persone, dopo le ore 21 quando il parcheggio sulle strisce blu diventa «libero», sistematicamente si posizionano in piazza fornendo indicazioni agli automobilisti in cerca di un parcheggio in pieno centro. I due sono stati fermati dai carabinieri e sono stati multati per esercizio abusivo della professione di parcheggiatore: nei confronti dei parcheggiatori sono state elevate sanzioni amministrative per un totale di mille euro. Si tratta di due 40enni stabiesi pregiudicati per reati contro il patrimonio, due vecchie conoscenze per le forze dell’ordine e volti noti in città. Gli abusivi sono stati trovati in possesso di circa 150 euro in monete e banconote di piccolo taglio. I carabinieri effettueranno controlli straordinari anche nelle prossime ore, ma per debellare il fenomeno hanno chiesto aiuto alla cittadinanza: «Non si può sottostare a questo fenomeno, chiediamo collaborazione ai cittadini affinché ci segnalino episodi». Negli ultimi mesi, e in particolare nella zona di piazza Unità d’Italia e corso Garibaldi, i residenti hanno segnalato casi di degrado ed illegalità. L’ultimo giro di vite contro i parcheggiatori risale all’ottobre scorso quando i militari hanno effettuato controlli presso le aree cimiteriali fermando tre abusivi ed elevando verbali per violazioni del codice della strada per un totale di 4mila euro. Durante l’estate 2014, inoltre, i militari hanno attivato un servizio di controllo nei pressi delle spiagge libere stabiesi, lì dove per anni i parcheggiatori l’hanno fatta da padrone, incastrando automobili e motocicli con guadagni da capogiro a scapito della viabilità e della sicurezza stradale. Nella zona di Pozzano, infatti, l’Antimafia rilevò un business da migliaia di euro al giorno che causò anche l’omicidio di un parcheggiatore nell’estate del 2009. Più volte negli ultimi anni le amministrazioni comunali hanno cercato di fermare i parcheggiatori con l’installazione, come già accennato, di paletti e dissuasori. L’allora sindaco Luigi Bobbio cercò di frenare il fenomeno anche con l’apertura del parcheggio nei pressi delle Antiche Terme, con l’attivazione di un servizio navetta verso Pozzano. In quel periodo avvenne anche uno degli episodi più eclatanti: la polizia municipale identificò due uomini in corso De Gasperi, denunciandoli come parcheggiatori abusivi. Poche ore dopo una decina di persone, poi identificate come familiari dei parcheggiatori segnalati, forzarono il cordone di protezione del Comune, sfondando porte e aggredendo i vigili.
Fonte: Il Mattino di Napoli

 
 
 

Castellammare: San Leonardo, il pronto soccorso rischia il collasso

Post n°17772 pubblicato il 14 Gennaio 2015 da stabia_info
 
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Francesco Fusco – Castellammare di Stabia. Carenza di strutture e di personale, disagi al pronto soccorso e un senso d’incertezza che pone seri interrogativi sul futuro della sanità stabiese. È il quadro che emerge all’ospedale San Leonardo, dove negli ultimi giorni sono cresciuti i casi di pazienti costretti ad aspettare sulle sedie (o addirittura all’impiedi, a causa dell’assenza di barelle) il loro turno per essere visitati al pronto soccorso. «Ci sono persone che stanno anche giornate intere su sedie di fortuna – affermano i camici bianchi, che hanno deciso di scrivere ai vertici dell’Asl – e nessuno fa niente per questo ospedale, né i sindacati né tantomeno i politici. Proprio la carenza di strutture e personale – continuano – ci costringe anche a coprire il ruolo di ausiliari, con il trasporto degli stessi pazienti nei reparti specialistici». La protesta tocca in maniera particolare il personale infermieristico del pronto soccorso: in questo caso i turni composti da cinque unità devono far fronte a una media di 250–300 accessi giornalieri, statisticamente registrati in questo periodo di picco influenzale. «Non possiamo continuare a lavorare così – concludono – sono anni che l’ospedale San Leonardo viene bistrattato da chi dovrebbe garantirne l’efficienza. Ma la cosa più grave è che, nonostante i nostri ripetuti appelli, gli organi competenti non ci hanno contattato. Né tantomeno hanno avuto modo di raccogliere le nostre istanze per verificare in quali condizioni siamo costretti a lavorare quotidianamente. Abbiamo sollevato varie volte l’emergenza del pronto soccorso – concludono – ma la sanità del nostro comprensorio continua a vivere un periodo di grande confusione». Non si è fatta attendere la replica dell’Asl. «Ci troviamo dinanzi ad un’emergenza cronica – fanno sapere dalla direzione sanitaria – aggravata ancor di più dal virus influenzale che, in questo periodo, rende ancora più difficile il lavoro al pronto soccorso. Abbiamo perso un terzo dei nostri dipendenti (molti dei quali andati in pensione), ma il piano di rientro previsto dalla Regione non ci permette di fare nuove assunzioni. Ci rendiamo conto che la situazione, in un reparto attivo 24 ore come il pronto soccorso, sia estremamente delicata, ma paghiamo lo scotto di un’emergenza che sta colpendo l’intero sistema sanitario campano». Le proteste tuttavia non si fermano qui. I sindacati infatti hanno scritto ai vertici dell’Asl per chiedere il pagamento degli straordinari agli infermieri dell’Spdc (servizio psichiatrico di diagnosi e cura) e all’unità di salute mentale di Sorrento. «I lavoratori non possono attendere ulteriormente l’applicazione di un loro innegabile diritto – affermano Michele Costagliola, rappresentante del Nursing Up, e Nicola Esposito, delegato Rsu – Nei mesi di novembre e dicembre gli infermieri di queste strutture hanno effettuato orario di lavoro in regime di straordinario, a causa della perenne carenza del personale atto a garantire i minimi assistenziali. Il tutto, con l’obiettivo di rispondere ad eventuali urgenze ed emergenze psichiatriche sul territorio. Chiediamo il pagamento nella prossima busta paga di gennaio – continuano – onde evitare il ricorso ad iniziative legali che potrebbero vedere l’azienda soccombere nei confronti di operatori che si prodigano per il buon andamento del servizio». Quindi le conclusioni. «I lavoratori di queste strutture non sono di serie B e per questo motivo abbiamo deciso di appellarci a tutti gli organi competenti». Fonte: Il Mattinodi Napoli

 
 
 

Castellammare: Gli immigrati protestano ed occupano le vie della città

Post n°17771 pubblicato il 14 Gennaio 2015 da stabia_info
 
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Francesco Fusco - Castellammare di Stabia. Una manifestazione di protesta è stata organizzata ieri mattina da decine di extracomunitari, che hanno occupato corso Alcide De Gasperi e altre strade del centro cittadino. Gli immigrati, originari del Mali e della Nigeria e sistemati presso Villa Angelina dopo lo sbarco in Sicilia avvenuto lo scorso novembre, hanno occupato la strada poco dopo le 11. «Siamo senza carta d’identità e senza tessera sanitaria – hanno affermato – e tutto ciò non ci consente di accedere a dei servizi». Sul posto si sono recati gli agenti di polizia del locale commissariato, agli ordini del primo dirigente Pasquale De Lorenzo e del vicequestore Daria Alfieri, che hanno riportato la calma dopo una trattativa durata circa un’ora. Durante la protesta, che ha provocato anche dei disagi al traffico veicolare, i dimostranti si sono espressi in lingua inglese ed hanno spiegato che da mesi attendono i documenti. «Siamo senza carta d’identità e tessera sanitaria ormai da mesi – hanno detto agli agenti – e se questa situazione dovesse continuare siamo pronti a cominciare lo sciopero della fame». Poco prima di mezzogiorno gli extracomunitari sono stati riaccompagnati a Quisisana, dove ha sede il rifugio Villa Angelina (struttura che ospita 85 migranti). Anche qui momenti di tensione, stemperata solo dalle forze di polizia che hanno tentato di far comprendere le lungaggini dell’iter burocratico per ottenere il permesso di soggiorno dagli uffici di prefettura e ufficio immigrazione di Napoli. I cittadini malesi e nigeriani hanno ribadito il bisogno di avere quei documenti per continuare a vivere in Italia. La protesta, che giunge poche settimane dopo l'incendio doloso al centro Asharam di Santa Caterina dove risiedono altri immigrati, è così rientrata e anche i blindati della polizia sono tornati al commissariato. Fonte: Il Mattino di Napoli 

 
 
 

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