DICIAMO NO

Tessera del tifoso, tutto a posto niente in ordine


Si registra un cambio di rotta del Ministero dell’Interno. E’ stato deciso infatti di stoppare i divieti per le tifoserie in trasferta nelle ultime quattro giornate di campionato, salvo situazioni particolari e/o eccezionali. Un provvedimento voluto dal ministro Roberto Maroni e preso in nome della par condicio in una fase decisiva dei campionati. Un provvedimento tampone con carattere provvisorio, ovviamente. Dal prossimo anno la panacea sarà (dovrebbe essere) rappresentata dalla Tessera del tifoso, un documento imposto ope legis a tutti i club professionistici italiani (dalla serie A alla Prima e Seconda Divisione di Lega Pro passando per la serie B). Anche il presidente della Lega Calcio, Maurizio Beretta, si è da tempo allineato al volere del ministro Maroni: "La tessera del tifoso? Sarà in vigore dalla prossima stagione e in trasferta potrà andare solo chi la possiede". Di fatto la tessera sarà collegata all'abbonamento (che non potrà essere sottoscritto da solo) e consentirà di assistere alle partite in trasferta della propria squadra solo nel settore riservato agli ospiti. Nulla dovrebbe ostare, peraltro, all’acquisto di un biglietto anche per le gare esterne e in tutti gli altri settori dello stadio. In realtà i tifosi continuano a essere in larga maggioranza contrari (nella foto: striscione di protesta esposto al Ferraris di Genova dai tifosi della Sampdoria), e non solo gli ultras, con l’appoggio anche di molte componenti istituzionali. Soprattutto continuano a essere non coinvolti nel progetto e tenuti (come anche i club) nella massima disinformazione. Beretta e Maroni se ne rendono conto o no?