DICIAMO NO

Noi, una storia da raccontare.


Ci si dava appuntamento. Ci si incontrava.Si preparavano gli striscioni insieme, con il più bravo sempre pronto a trasformare in grafica ogni pensiero.Si andava dalla pirotecnica. Si compravano i fumogeni.La domenica si andava allo stadio, sempre e solo la domenica. Si entrava insieme. Gomito a gomito.Qualcuno usava il megafono, guidava cori d’amore per quella maglia giallo blu nel campo e la curva rispondeva. Forte. Compatta. Unita.Un boato assordante capace allo stesso tempo di intimorire l’avversario in campo e guidare i Leoni alla vittoria!Come non ricordare le coreografie con il Latina, i botta e risposta, gli striscioni goliardici capaci di caratterizzare un derby da serie A anche se pur sempre giocato in serie minori.Cancellate tutto. Fate pulizia.Niente fumogeni. Niente megafoni. Niente striscioni. Niente domeniche, ma martedì, venerdì, sabato e un biglietto da timbrare per entrare. Gesto tanto simile e fin troppo usuale per chi ogni giorno passa le sue ore in fabbrica ed ogni settimana attende la sua febbre a 90.Siamo andati avanti. Imperterriti, nonostante tutto.Chi lancia i cori ha mani più grandi e voce più forte. Chi vuole cantare, canta ancora. Nessun silenzio, nessuna privazione.Certo alcuni ci hanno lasciato, perché vedere morire un proprio fratello su un’autostrada ed essere additati comunque come criminali, non è proprio quel che ci si aspetta dalla Dea Giustizia.Ma ai signori che vedono nel tifoso il cancro del mondo, tutto questo non basta.Oggi si parla di Articolo 9, di tessera del tifoso. Nemici certo, della passione del calcio, nemico ancor di più, il ragazzo della curva che non vuol sentire, il “distinto” che pensa “non mi interessa”, l’uomo in tribuna che resta indifferente.Nemici non da combattere, ma da informare.Mi rivolgo a te “distinto” e te “uomo della tribuna”, che avrai pensato di sentirti esonerato dalla diffida e dalla tessera del tifoso, perché tanto, in fin dei conti, tu quelli che cantano e fanno cori nemmeno li conosci.E tanto meglio se vengono diffidati.Ma non è così. Da domani, da Gennaio precisamente, tu vedrai diffidato il tuo amico che va in curva perché ha dimenticato di rispettare il posto a lui assegnato, o semplicemente perché non ha voglia di star seduto ma preferisce stare in piedi.E tu ragazzo della “curva”, anche tu. In fondo non sei mai stato diffidato. E quindi la cosa non ti riguarda. Perché è bene ricordare che se qualcuno ha ricevuto una diffida negli ultimi 5 anni lo stadio gli verrà vietato.Immagina una curva silente, composta, seduta o vuota, senza chi lancia i cori e priva del gruppo sempre lì in mezzo, come un mediano di spinta, a spingere il cuore al di là dell’ostacolo.Pensaci. E’ questo il calcio che ti piace?Noi rivogliamo poter cantare, urlare, usare il megafono, il tamburo, essere puniti per gli errori che facciamo, ma non criminalizzati e ricercati come panacea di tutti i mali.La Tessera del tifoso farà morire la passione, allontanerà la gente dallo stadio e alimenta il cervello del “menefreghista” a ragione per luoghi comuni.Non vi illudete signori, anche se voi vi credete assolti, siete lo stesso coinvolti!