STAGNONE

La laguna dello Stagnone si estende a Marsala, nel tratto compreso tra Punta Alga e Capo S. Teodoro. È caratterizzata da acque basse e molto salate, ricche di una variegata fauna ittica. Il fondale è caratterizzato dalla presenza della Posidonia oceanica. Tutti questi elementi che la caratterizzano fanno di essa un habitat naturale favorevole all’ambientamento e alla riproduzione di molte specie animali e vegetali. La laguna abbraccia attualmente al suo interno quattro isole: l’isola Lunga, Santa Maria, Schola e Mozia (San Pantaleo). Quest’ultima nella seconda metà dell’ VIII sec. a.C. divenne una colonia fenicia. Fu appunto con l’avvento dei Fenici che lo Stagnone (e Mozia in particolare) conobbe anni floridi di commerci, grazie alla riservatezza e alla posizione strategica della laguna. Ma niente può durare pacificamente in eterno, così come l’attività commerciale dei Fenici che appunto perché non guerrieri si trovarono costretti a cingere il perimetro della città di altissime mura e torri d’avvistamento. Ma nel 397, non potendo più resistere agli attacchi di Dionisio il Vecchio, tiranno di Siracusa che incendiò e distrusse maggior parte dell’isola, i moziesi si trovarono costretti ad abbandonare l’isola e a rifuggiarsi sul promontorio di Lilybeo, ed è lì che tutt’oggi si trova la città di Marsala. La laguna che è sul cuore di tutti i Marsalesi, aspetta da anni di essere rivalutata sotto il profilo storico-archeologico, turistico ed economico. Gli aspetti fondamentali dello Stagnone sono stati due: la funzione strategica e militare nell’antichità ed il suo sfruttamento economico nell’età moderna. Il primo aspetto è stato portato a termine ormai da molti secoli, come precedentemente descritto, spetta a noi sviluppare il secondo aspetto. Il nostro compito è di conservare intatti e salvaguardare gli elementi storico-archeologici e paesaggistici, poiché se oggi abbiamo raggiunto i nostri livelli di cultura, civiltà e di progresso lo dobbiamo a chi prima di noi ha faticato per ottenere quello che spesso trascuriamo o peggio ancora maltrattiamo. Penso che rispettare tutte le strutture archeologiche e naturalistiche che abbiamo a disposizione e dare il nostro contributo al miglioramento della tecnologia per il domani sia il minimo di gratitudine che dobbiamo avere nei confronti di chi ci permesso di godere di tutto questo. Valutando sia il complesso storico che naturale della laguna dello Stagnone non credo di esagerare attribuendogli il titolo di “ CULLA DELLA VITA ”, e poiché essa ha buoni requisiti per farne parte, credo dovrebbe essere sollecitata, da chi ne ha il potere, la sua iscrizione alla lista dei gioielli dell’UNESCO. Il miglioramento dei servizi turistici è la prima mossa fondamentale da effettuare, poiché lo scenario prospetterebbe ai cittadini marsalesi un’intensa attività economica basata sullo sfruttamento del turismo, non strettamente limitato al periodo estivo ma, grazi anche al clima particolarmente favorevole, prolungato ai 365 giorni di un intero anno. Il potenziamento dei servizi deve però necessariamente essere regolato da una sola e rigidissima norma : “ IL NON DETURPAMENTO DELL’AMBIENTE NATURALE ” che dalle precedenti civiltà abbiamo ereditato.