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Sono di corsa... non so se mi avete scritto, ma non ho tempo di leggervi... TORNO POI!!


Caro Professor Del Toma, mi presento: sono Riccardo Trespidi, Medico di Medicina Generale a Verona e Presidente del Comitato Medico Scientifico dell'Associazione Vegetariana Italiana. Vorrei rispondere in merito alla sua precisazione riguardo al consumo di carne come alimento Top. Concordo pienamente con lei sul fatto che un pezzo di carne ogni tanto non faccia male. La scienza della nutrizione non è certamente un'opinione. Con molto piacere noto che, dopo avere più volte nel corso degli ultimi anni preso una netta posizione contro la dieta vegetariana, lei cominci a fare dei distinguo. John Stuart Mill ebbe a dire "le grandi idee conoscono tre momenti: la derisione, la discussione e infine l'accettazione". Mi sembra di capire che su questo argomento lei sia arrivato alla seconda fase, ammesso che voglia considerare la scelta vegetariana una grande idea. Al contrario leggo fra le righe del suo intervento ancora un netto rifiuto alla dieta vegan. In caso le sue conoscenze in merito non fossero ancora così approfondite, la invito a valutare l'idea di leggere la posizione della "American Dietetic Association" in merito all'alimentazione vegetariana e vegana. Mi permetta inoltre, caro Professore, di osare di più e di mostrarle questa scelta non solo dal punto di vista nutrizionale, ma anche da quello sostenibile. Provi a immaginare la sofferenza degli animali negli allevamenti intensivi e nei macelli (sofferenza,caro Professore, scientificamente provata). Provi solo per un attimo a immaginare la gente che muore di fame e a confrontarla con quella che, al contrario, muore a causa di una alimentazione troppo abbondante e di poca qualità. Pensi allo spreco di energia che si genera con il consumo dei cadaveri degli altri animali (8-10 Kg di proteine vegetali fanno un Kg di proteine animali). Consideri anche l'impatto che hanno sull'ambiente gli allevamenti animali. Mi soffermo infine per un attimo a quanto da lei scritto in merito alla non nocività della carne (grassi saturi). Come lei ha giustamente sottolineato, un pezzo di cadavere (mi scusi la frranchezza, ma di questo si tratta e io preferisco dare il giusto nome alle cose) ogni tanto non fa male. Penso che sarà d'accordo con me se dico che una sigaretta alla settimana non procura danni, e che un bicchiere di vino ogni tanto non può essere nocivo per la salute. Eppure ogni anno muoiono 30.000 persone per l'abuso di alcool, 70.000 per l'abuso di sigarette e ben 200.000 per l'abuso di carne e derivati (grassi saturi). Non voglio dilungarmi e rubarle altro tempo, spero invece di poter avere occasione di discutere di questo argomento con lei in un confronto pacato e serio.