BALLAQ & STEVE

PROTAGONISTA O COMPARSA?


Senza volerlo questo mio post prende spunto da un commento fattomi nel post precedente. In quel post, guardandomi allo specchio, cercavo di riflettere sulla mia esistenza, sulla felicità o meno che provavo, su cosa avrei fatto se fossi stato diverso da ciò che sono. Il commento, in accordo con me su tutto, mi faceva notare, però, che dopo tutto sono fortunato perchè mi pongo domande, cerco di risolvere dubbi, limare conflitti mentre altri nascono, vivono, muoiono senza rendersene conto di cosa avrebbero potuto fare o  di chi sarebbero potuti essere. E' pur vero che esistono coloro che si accontentano di essere ottime comparse piuttosto che pessimi protagonisti, la famosa comparsa di "Monsieur Travet" l'invisibile, ma è anche, altrettanto, vero che la vita che ci è stata regalata dev'essere resa viva e prorompente come lo sbocciare della flora, come il desiderio della donna di diventare madre, dobbiamo curare con amorevole passione quel qualcosa che ci infiamma dentro, quel qualcosa che ci vuole protagonisti. Guai spegnere quella fiamma, si diventa colore delle ceneri e si accompagna il tempo alla nostra fine! Beati coloro che sentono il calore di questo fuoco interiore e lo manifestano al mondo o più verosimilmente al proprio mondo. Crediamoci, non lasciamo che la vita ci viva, ma viviamola da protagonisti con le forze che abbiamo, con la consapevolezza che ci aiuta a riconoscere questo dono che ognuno di noi possiede, ma che troppi non se ne accorgono per mancanza di ricerca, di esplorazione di loro stessi. Va bene così, la mia vita mi sta bene così, non cerco d'essere eroe ma un semplice soldato da retrovie! Dio me ne scampi da coloro che pensano in questo modo, perchè, spesso, sono ingestibili, ingiudicabili, intolleranti a novità, sono  "tiepidi", sono piccoli ras di un microscopico paese. Cosa dirà a loro la vita quando se ne allontanerà?