QUESTIONE DI STILE

Jennifer Egan "Guardami"


pag. 460  Ma mentre scivolavo verso il sonno, con le braccia di Anthony posate mollemente intorno a me, scoprii che non riuscivo a rilassarmi. Avevo qualcosa dentro il petto, bloccato lì; un oggetto dalle dimensioni di un pugno che andava espulso, un oggetto fatto di parole, una piccolissima manciata di parole. Non le volevo dire. Avevo paura. <Ti amo>, sussurrai al suo sfortunato orecchio privo di sensi. <Ti amo, Anthony Halliday>. Ecco, pensai, se n'è andato. L'ho detto ed è successo, se n'è andato. Ma ovviamente non se n'era andato. Era indistruttibile.