"Io ho una certa pratica del mondo; e quella che diciamo l’umanità, e ci riempiamo la bocca a dire umanità, bella parola piena di vento, la divido in cinque categorie: gli uomini, i mezz’uomini, gli ominicchi, i (con rispetto parlando) pigliainculo e i quaquaraquà… Pochissimi gli uomini; i mezz’uomini pochi, chè mi contenterei l’umanità si fermasse ai mezz’uomini… E invece no,scende ancor più giù, agli ominicchi: che sono come i bambini che si credono grandi, scimmie che fanno le stesse mosse dei grandi…E ancora più giù: i pigliainculo, che vanno diventando un esercito… E infine i quaquaraquà: che dovrebbero vivere come le anatre nelle pozzanghere, chè la loro vita non ha più senso e più espressione di quella delle anatre…"Il brano che avete letto e' tratto dal famoso romanzo di Sciascia " Il giorno della civetta", si adegua perfettamente all'idea che mi sonofatta dell'UMANITA'.Vorrei illudermi che la mediocrita' non sia cosi' diffusa, ma ogni giorno le mie speranze si attenuano ed oggi le parole del mio Illustre Conterraneo si allineano perfettamente al mio pensieroUn abbraccio a tutti i miei amiciFrancesca
