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EMMA BONINO AL ROGO!
La candidatura di Emma Bonino alla presidenza della regione Lazio, per via delle sue note opinioni sul controllo delle nascite e sull’aborto, manderà in fibrillazione le gerarchie ecclesiastiche e le spingerà ad una guerra senza quartiere contro questa candidatura. Per questo, non sarebbe male organizzare una pubblica discussione per far riflettere se è vero o no che l’interruzione di una gravidanza configuri sempre e comunque un omicidio, come afferma a gran voce chi ignora completamente le dottrine di San Tomaso d’Aquino, massimo teologo cattolico e Dottore della Chiesa. Questi, nella sua Summa theologiae, insegna la tortuosa dottrina secondo cui, nel corso del suo sviluppo, il prodotto del concepimento usufruisce di tre anime, una dopo l’altra: una’anima vegetativa, analoga a quella delle piante, in un primo momento, per poi passare attraverso un periodo in cui esso ha un’anima sensitiva, come quella degli animali e ricevere poi, ma solo alla conclusione del suo sviluppo corporeo, la definitiva anima razionale che lo farà, finalmente, persona umana ('Summa Theologiae', I, 90). Quest’anima definitiva, secondo l’Aquinate, penetrerebbe nel feto non prima del terzo mese di gravidanza, per cui, applicando il suo insegnamento, qualunque aborto fatto prima dell’arrivo della terza e definitiva anima avrebbe lo stesso peso etico della rimozione di un’unghia incallita o di un callo. Nel corso della discussione, verrebbe fuori, quasi sicuramente, il condiviso sospetto che Tommaso d’Aquino potrebbe benissimo aver detto delle grosse corbellerie proprio alla luce delle categorie mentali caratteristiche della teologia cattolica, perchè questa si fonda esclusivamente sul libero arbitrio, mentre un feto, di sua libera volontà, non può neppure variare la frequenza del suo respiro e acquisisce la potenziale capacità di decidere autonomamente se peccare o no solo quando, diventando psico-fisicamente indipendente, assurge alla dignità di essere individuale capace di esercitare questo libero arbitrio, cosa che si può razionalmente assumere che avvenga col taglio del cordone ombelicale che lo univa biologicamente al metabolismo della madre. La gerarchia vaticana sa benissimo queste cose e fa solo finta di ignorarle perchè la prepotente imposizione delle sue opinioni, sempre e contro chiunque, aumenta comunque il suo potere contrattuale con uno Stato affetto da cronico complesso d’inferiorità, come il nostro, e questo significa assicurarsi meglio i peculiari vantaggi economici che il Vaticano ricava dallo Stato italiano (esenzioni fiscali, finanziamenti alle scuole private cattoliche, stipendi per gli insegnati di religione cattolica, che superano gli 800 milioni di euro l’anno). Una volta che tutto ciò viene fatto comprendere, sempre meno cattolici praticanti si sentiranno obbligati ad obbedire all’ordine della gerarchia ecclesiastica di non sostenere Emma Bonino! |
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