STREETBALL HOOD

DA 0 A 100


E' con molta tristezza che scrivo questo post visto che questa notte nelle prime ore del mattino del 15 luglio 2007, una ragazza di 16 anni ci a lasciato a causa di un ubriacone e alla sua auto.Quando questa mattina ho sentito al telegiornale che proprio qui vicino a casa mia, all'uscita di Villa Glicini a San Secondo, una ragazza era stata investita da un'auto sono rimasto letteralmente di sasso, forse perchè nella nostra società pur sentendo quotidianamente di queste tragedie le si sente sempre lontane, quasi che esse non ci riguardino direttamente, e solo quando arrivano vicino a noi, nell'ambiente in cui normalmente viviamo e che giudichiamo intoccabile dall'esterno, riusciamo a comprendere che cosa sentivano le persone per cui provavamo compassione vedendo le loro lacrime in TV, ma che subito dimenticavamo.Ma l'intento di questo post non è quello dare una testimonianza di vicinanza alle persone che conoscevano la ragazza (seppure sia uno dei motivi per cui ho deciso di scrivere questo), perchè come ho già detto questo ricordo resterebbe dimenticato, e ricordato solo dalle persone che hanno sofferto direttamente per la tragedia. Il motivo per cui ho iniziato il post è quello di riflettere e far riflettere.E sopprattutto il riflettere sul perchè. Non il perchè succedano incidenti stradali in cui perdono la vita delle persone, visto che penso essi siano una delle condizioni che deve pagare l'uomo per il suo progresso scientifico/tecnologico e visto che la morte, comunque, per quanto grande sia la sofferenza che porta alle persone vicine alle vittime, è parte integrante della vita delle persone.La mia attenzione e il mio sgomento sono rivolti verso quelle che direttamente o indirettamente sono responsabili di queste tragedie. Ovviamente non a tutte questi avvenimenti si può dare una univoca responsabilità, e non sarebbe neanche giusto farlo visto che in molti casi si tratta di tragiche fatalità. Ma quando una persona investe una ragazza che attraversava sulle strisce pedonali con un livello alcolico di tre volte superiore alla norma e non si accorge neanche di quello che ha fatto non è una fatalità.Ora non è che la responsabilità sia soltanto di chi materialmente si rende sventurato protagonista di questi incidenti ma anche e soprattutto di chi indirettamente se ne rende partecipe. Come chi produce componenti di inneschi elettronici non si rende conto che esse saranno fonte di morte per la persona che capiterà sulla mina, anche le persone che rendono possibile che una persona sia così ubriaca da non accorgersi di aver ucciso una ragazza, non si rendono conto della loro responsabilità indiretta.E in più, visto che l'alcool è una delle cause maggiori di morte per le persone, con che faccia tosta si vieta la droga per poi lasciare che siano gli ubriachi a uccidere. Ma preferisco non speculare sul dolore altrui per cui lascio a voi riflettere.R.I.P.BLACKWALLSTREET