libertà!

il bacio


Egli osservava gli occhi della ragazza, lo sguardo allarmato e limpido di quella creatura estranea, e dopo un po’, come quando si rimane accecati da una luce troppo forte e si comincia a sbattere le palpebre, chiusero entrambi gli occhi per un istante. Come se quella fosse l’unica soluzione naturale e ragionevole in cui trovarsi, come se fosse impossibile comprendere perché, in precedenza, si fossero dedicati ad altre cose ed avessero vissuto diversamente, come se si stessero preparando a quel momento da tempo immemorabile, con tutte le loro energie, struggendosi dal desiderio, nel sonno e durante la veglia. La fanciulla si accomodò tra le braccia del forestiero. Il suo volto era serio e tranquillo. Come quando, dopo aver indagato e riflettuto a lungo, alla fine si pensa con un sospiro “Ah, ecco, adesso ho capito di che si trattava!” E tutto diventa subito più semplice…. era cominciato il grande dialogo senza parole, il dialogo, iniziato in tempi lontani fra un uomo e una donna, che si perpetua ogni volta che un uomo stringe tra le braccia una donna  [Sandòr Màrai, La recita di Bolzano]