SUPERFRANCESCO

SE TI ABBRACCIO NON AVER PAURA


Sono quasi le 4 e Francesco sembra si sia addormentato... almeno fino alla prossima crisi. La febbre continua, oscilla tra i 38°C e i 39°C e più giù non va. Il respiro è difficile e ieri notte ha avuto bisogno di ossigeno. Credo sia una delle sue febbri neurologiche ma la situazione è complicata dalla gastrite che ci impedisce di somministrargli Nurofen e Bentelan e la tachipirina per lui è acqua. Inoltre le continue crisi non aiutano ma anche in questo caso non ci si può fare niente, finchè lo stomaco non si sistema non si può fare l'ACTH e in questi giorni la gastrite mi sembra peggiorata. Altro aspetto critico è l'idratazione, ieri ha fatto circa 15 ore senza fare pipì. Per il momento lo stick delle urine è negativo, niente infezioni nè disidratazione e quindi si continua così sperando che non ci sia bisogno di andare in ospedale per integrare i liquidi con flebo. Se poi si aggiunge questo caldo insopportabile e il fatto che la pediatra sia in ferie si può incorrere in qualche parolaccia in più! è inutile, non ci si fa l'abitudine ad un figlio ammalato!!!!In questi giorni sto leggendo molto e ieri ho divorato un libro che mi ha colpito molto: Se ti abbraccio non aver paura, di Fulvio Erves, che racconta il viaggio in America di Andrea e del suo papà. Andrea è un ragazzo autistico di 19 anni (forse qualcuno di voi ha visto il servizio alle Iene) e anche se la sua malattia ha ben poco a che fare con la sofferenza di Francesco, alcune emozioni, soprattutto le paure, espresse dal padre, mi hanno coinvolto in prima persona. Tutto questo discorso per lasciarvi una frase che il papà ha trovato in un ospedale dedicata ai bambini e che mi è rimasta impressa: “D’accordo malattia, questa notte fammi soffrire e se vuoi anche domani, e dopodomani. Un mese, un anno, divertiti un po’ ma per sempre, per sempre no”.