Un giorno di un po' di anni fa sono finita qui. Non mi ricordo nemmeno come. Non credo sia stato un caso. Con i bimbi mi fermo sempre, sono gli esseri umani che amo di più e con loro mi nutro sempre. Poi tu, i tuoi occhioni, il tuo sorriso, la tua storia. La tua forza. La vita ti ha messo alla prova dall'inizio alla fine. Non è stata una prova facile, non è stata temporanea, non è stata stabile. Non meritavi tutto il dolore che hai passato. Avrà un senso quello che hai sofferto. Forse eri uno strumento. Forse c'è un disegno così grande e misterioso che dovremmo rassegnarci a viverlo senza pretendere una risposta. Ho conosciuto sulla mia pelle la sofferenza fisica, è stata dura, ma ero più grandicella di te, potevo in qualche modo difendermi. Tu invece eri troppo piccolo in una prova così grande. Eppure, tenace, e sostenuto da due cuori sacri, hai lottato tanto. Un'immagine è dentro di me: tu che ce la metti tutta a tenere su la testa senza cedere, tu che provi e riprovi. C'è stato un tempo in cui mi ero convinta che se Dio ci avesse amati veramente avrebbe risparmiato il dolore. Almeno ai piccoli, mi dicevo. Perché il dolore è un peso grande da portare e i bimbi non dovrebbero conoscerlo. Fa male sempre vedere soffrire, non c'è età, ma se guardi un bimbo soffrire il male si triplica. Poi mi dicevano che chi soffre può essere uno strumento per fare luce nella vita di qualcun altro. Non mi piaceva l'idea. Alla fine ora come ora penso che ognuno ha le sue prove, casuali o già scritte, e deve viverle. E che tante domande resteranno domande. E che qui non avremo tutte le risposte. Seguire da lontano la tua vita mi ha portato a nuove crisi con i piani alti, facevo troppa fatica ad accettare i momenti di dolore e i peggioramenti. Nuove domande, nessuna risposta. Mi aggrappavo all'idea che un senso dovesse esserci. Deve esserci. Ma mi conosco, farò fatica sempre. Faccio fatica adesso a lasciarti andare. Non ho mai avuto il privilegio di conoscerti personalmente, questo mi dispiace tanto, resterà la mia marea di bacetti per te dal cuore ma virtuali. Io benedico quel giorno che mi ha portato da te. Sei stato un regalo per me e per la mia vita. I tuoi sorrisi mi hanno tolto il fiato, le tue guanciotte mi hanno sciolto, i tuoi occhioni mi hanno detto un sacco di cose. Tu mi hai detto tutto senza dire niente. Io invece ci metto sempre troppe parole, anche ora. La tua grinta, le tue piccole grandi conquiste. Le tue risate mi hanno dato una gioia rara. Il tuo dolore mi ha fatto male, sempre, tutte le volte. Sentirti piangere o soffrire. E sono tutte cose che ho vissuto da lontano ma che mi hanno spiazzato. E' impossibile anche solo immaginare cosa sei stato per mamma e papà che ti hanno messo al mondo e ti hanno tenuto per mano tutti i giorni della tua vita. Sono sacri, hanno fatto di tutto per darti la migliore delle vite possibili. E se hanno dubbi sul loro operato guardino i tuoi sorrisi, guardino come ti illuminavi quando ti parlavano, quando ti coccolavano o quando le loro mani accarezzavano il tuo corpo. Il loro amore per te, immenso e tangibile. Hai smosso le vite di perfetti estranei, come me. Ti ho seguito nelle righe della tua mamma, nei video che hanno catturato tanti momenti. Anche oltreoceano. Oggi la distanza diventa immensa, pesante per la tua famiglia che da quasi otto anni vive con te e per te. Io sono stata distante fisicamente da te sempre. Ma seguendoti potevo sperare che le cose cambiassero e potevo sperare un giorno di incontrarti. Oggi le mie speranze terrene finiscono. E con gli occhi al cielo spero in modo diverso. Nessun dolore ti tormenterà più. Mi piace pensare che lassù debbano risarcirti della vita di bimbo che dovevi vivere qui. L'amore grande che avevi qui resterà. Quello supera ogni distanza. Non ti dimenticherò mai. Ti porterò dentro di me, non passerai mai. Lo scossone che hai dato alla mia vita lo sentirò sempre. Cateto, un bimbo indimenticabile. Così forte da cambiarmi la vita anche da lontano. Grazie infinitamente di esserci stato, ometto. Mi ricorderò tutto il bello che sei. Hai lasciato il segno. Alla tua mamma e al tuo papà lascio un forte abbraccio. Dev'essere terribile separarsi. Pregherò tanto per loro. Mi piace pensare che troverai un modo diverso per esserci e per farti sentire da loro. Da quando vi ho conosciuti vi ho considerati un tutt'uno. Uniti da un legame profondo e ineguagliabile. Sacro. Lascio un bacio per il tuo dolcissimo fratellino. Ti voglio bene, Cateto! Grazie di cuore per tutto! Grazie alla tua meravigliosa mamma che ci ha raccontato giorno per giorno di te, questo posto ha unito tante vite diverse e ha nutrito tutti coloro che sono passati di qui. Ti rivedrò nei video, che mi hanno sempre dato una grande carica. E spero di cuore quando la mia vita finirà di rivederti sereno e di poterti finalmente abbracciare. Buon viaggio, Meraviglia! |