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TOSSIEMIA E DISINTOSSICAZIONE Autore della Tesi Filomena Romano


L'odierno sistema sanitario è essenzialmente focalizzato sulle malattie e mirato ad eliminare gli effetti piuttosto che a ricercare le cause profonde del malessere. Infatti, le professioni medico-sanitarie hanno dato un'importanza eccessiva alla terapia ignorando la prevenzione. Si sono preoccupati più degli effetti ed hanno dimenticato le cause che li determinano. L'atteggiamento analitico della medicina moderna ha condotto a due grandi equivoci che hanno improntato la mentalità dei medici conducendoli su posizioni irriducibili:Il primo equivoco è il ritenere che la malattia sia un fenomeno localizzato, che un organo o tessuto alterato anatomofisiologicamente rappresenti la causa e la sede della malattia e che, una volta estirpato o curato in modo mirato, la malattia scompaia.Dobbiamo quest’equivoco alla pur meritevole opera di Morgagni "De causis et sedibus morborum per anatomen indagatis" il quale ritenne che i suoi reperti, cioè lo stadio terminale e localizzato della malattia, rappresentassero il motivo e l'origine della malattia stessa.Il secondo equivoco è ritenere i processi patologici locali limitati nel tempo, indipendenti e senza rapporti tra loro.Questi due errori di valutazione hanno condotto e conducono tuttora alla ricerca spasmodica della diagnosi anatomica, cioè della casella in cui ficcare la malattia senza concepire il malato come un’unità fisico-emotiva di spazio e tempo e le malattie come tappe della traiettoria dinamica della vita clinica del paziente.La mancanza di una visione integrale ha  portato ad una gigantesca quantità di malattie, ciascuna presa a sé stante, quasi gli organi possano essere ammalati da soli senza interferire nell'equilibrio dell'intero organismo.Nei capitoli che seguiranno si tratterà della tossiemia, che se non l’unica come molte scuole sostengono, di sicuro è una delle maggiori cause della malattia.Grassi in eccesso, zuccheri, acidi, ma anche alcol, fumo, conservanti, insetticidi, inquinamento atmosferico. E l'elenco non finisce certo qui. La quantità di sostanze nocive che, attraverso strade diverse, ogni giorno si introducono nel nostro organismo danneggiandolo, è davvero impressionante. Gli esperti sostengono che ogni anno ciascuno di noi ingerisce mediamente due o tre chili di veleni attraverso cibi e bevande contaminate o respirando aria inquinata. Senza contare che, alle responsabilità delle tossine esterne, bisogna aggiungere quelle prodotte dal metabolismo cellulare: durante la loro attività infatti, le cellule formano dei detriti, i cosiddetti cataboliti che devono essere prontamente eliminati per evitare che la cellula prima si affatichi e poi si ammali. Con un'azione lenta ma costante, il cumulo di questi veleni indebolisce il sistema naturale di difesa dell'organismo, mina la nostra carica vitale, causando malesseri e invecchiamento precoce.  BibliografiaBenedict F. G., The influence of inanizion on metabolism, Carnegie Instituzion, Washington, 1907.Breuss R. 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