ESISTO

RIFLESSIONI PERSONALI

Leggendo e rileggendo del bambino “down” picchiato e deriso da compagni di classe (3 ragazzi ed 1 ragazza) in una scuola di Torino, mi lascia sconcertata e veramente disgustata; in più come ciliegina sulla torta si scopre che proprio la ragazza ha pubblicato il video su google come “divertente”. Non faccio questione di sesso né distinzione di gravità del gesto, mi domando solo fino che punto possa arrivare la cattiveria delle persone. Mi domando anche come possano le nuove generazioni essere prive di sentimenti e dotate di pura indifferenza, credo che la cosa che più mi disgusta sia che nel gruppo non ci sia stato nessuno di sensato… nessuno che abbia detto NO!

Capire forse è chiedere troppo, questo fatto per me veramente atroce mi riporta al ricordo di quando mi sono trovata io in una situazione di stronzaggine la chiamo così perché non saprei come altro definirla.

Sin dal tempo delle scuole elementari ho avuto un compagno che purtroppo è nato senza un arto superiore, per me era un compagno come gli altri, senza nessun difetto, anzi forse più dotato di tutti gli altri componenti della classe; cominciate le scuole medie era ancora mio compagno di classe e ricordo che durante l’intervallo nel corridoio super affollato della ricreazione passando ho sentito una ragazza più grande deriderlo con una risata da iena, in me è scattata tanta ira, talmente tanta da prenderla per i capelli e farla strisciare per il corridoio della scuola fino ad essere fermata dal bidello e da una professoressa (credo che se non mi avessero fermata sarei stata in grado di andare ben oltre!). Venni accompagnata dal preside della scuola che pensò bene di sospendermi per ben una settimana. Ancora oggi mi domando il perché, io non ho fatto nulla di male e se tornassi indietro altro che prenderla per i capelli la prenderei a suon di calci nel c…! Non mi pentii, e non lo sarò mai, voglio tenere a precisare che non ho compiuto il mio gesto per difenderlo era in grado di farlo benissimo da solo, e nemmeno per sentimenti di pietà ecc. ecc. l’ho fatto perché mi è stato insegnato che le persone son tutte uguali, con lo stesso cuore, stessi diritti ma in quel momento secondo il mio metro non era così!

Chi era lei per giudicare un ragazzo col cuore d’oro, chi era per ridere del suo handicapp, che colpa ne aveva lui, non era già troppo triste guardarsi e riconoscere ogni giorno d’essere privato di un arto?

Allora mi chiedo perché sono stati a guardare, non hanno fatto nulla, non hanno detto nulla perché?

Le persone vanno rispettate SEMPRE!