oltre il tempo

Pensieri sparsi..


 
Una sera di giugno esci da casa…sei contenta, vai ad una pizza tra amici di ballo. Amici è una parola grossa, diciamo corsisti di salsa cubana che più o meno si conoscono. Io non faccio amicizia facilmente a dire il vero, qualcuno ha la puzza sotto il naso e non mi piace, altri se ne restano attaccati alle gonne delle proprie donne, fidanzate, mogli, mariti. Non sono molto espansivi ed io altrettanto. Ho sempre bisogno di un imput per legare con il mio prossimo!Guardo tra la gente per trovare  un viso più conosciuto degli altri, ma non ne vedo. Trovo il suo, pallido e squadrato,fisico alto, elegante e snello, mi sembra un po’ perso come me.. qualche frase di convenevoli per l’occasione, non sai mai cosa dire in certi momenti ed io sinceramente non vorrei trovarmi lì, ad affrontare una eventuale conversazione con uno sconosciuto.Ma tant’è…anche lui cerca una persona che non  c’è e forse malvolentieri, ma con educazione ci sediamo entrambi ad un tavolo per la cosiddetta pizza sociale, perché più che una pizza in compagnia, sembra una rumorosa serata di gente  che ha solo voglia di pensare ai fatti suoi.Inizia così la nostra storia, tra racconti di viaggi e  vicissitudini ospedaliere, fiumi di parole sulle nostre esperienze, separazioni, lavoro, amori vissuti e lasciati. Non viene dimenticato molto, mi sembra d’essere un contenitore vuoto che all’improvviso si riempie della  sua vita. Io amo ascoltare e  lui mi sembra così interessante da non capire che non può essere l’ideale, troppo alto, troppo libero, troppo tutto.Una sera incontrandolo butto là un numero di telefono, se hai bisogno di una compagna di viaggio ricordati di me!Luglio…e  lui è lì, in quel suo sms, ciao ci troviamo stasera? mi fai sapere eventualmente dove?.. capisco che è solo un modo per svagarsi e scambiare  quattro chiacchiere, ma c’è anche il desiderio di una maggiore conoscenza. All’improvviso l'idea di una breve vacanza  e la paura di non essere all’altezza, in tutti i sensi. Le cose che non ci piacciono emergono, ma come spesso accade non sempre siamo capaci di dirle. Solo la sua inquietudine si fa parola e tormento, le incertezze per la precarietà nella salute diventano il fulcro di ogni suo pensiero. Nel mio cuore e nella mia mente tutto questo e altro ancora, perché a dispetto di ogni nostro pensiero o desiderio, le cose vanno oltre i limiti. O meglio lasciamo che vadano oltre. Raccolgo  il ricordo delle sue mani su di me e del suo corpo vicino al mio, gli abbracci infiniti nelle nostre lunghe notti, i baci volati dappertutto e le parole sussurrate all’orecchio, noi, con la complicità e la magia della musica, nota speciale di ogni momento vissuto assieme.Eppure tutto questo non basta. Una donna capisce quando la sera si tinge di grigio.Mi sono portata la corazza perché non so se ce la farò ad ascoltare le sue parole che escono con calma, faticose. Non hanno il coraggio di ferirmi e probabilmente non lo vorrebbero, ma lo fanno e la sensazione di rifiuto sale dalle mie profondità,  un’onda che a tradimento ti sbatte giù.Chiudo la porta della sua auto, salgo nella mia che è gelata  come il mio cuore, accendo la radio per riscaldarmi, bella la canzone di Biagio, mi ricorda un tempo felice. Con calma rientro a casa, faccio tutto con calma, non vogliopensare a niente, solo concentrarmi sulle cose materiali: chiudere il garage, chiudere il cancello, chiudere la porta,chiudere il gas e salire le scale che portano in camera. Ancora del tempo per non pensare, spengo il cellulare, tanto nessuno avrà bisogno di me. Leggo il mio libro ma è tardi e domani si lavora: spengo la luce…e il mio dolore non ce la fa più!