Torno verso casa al crepuscolo.Nei giardini di Piazza Cavour suonano forte le campane di non so quale chiesa. La mia bicicletta vibra sui sassi dell'acciottolato, saltella e lo scenario tutt'intorno all'improvviso mi sembra bello. Allora mi fermo: mi prendo questa libertà di fermarmi. Mi siedo su una panchina, c'è un albero grande e ci sono bambini su biciclette piccole, che pedalano e parlano. Altri poco più grandi giocano al pallone in un'aria d'ora di cena in cui sembra quasi che tutto sia reale: l'albero, i bambini, la mia bicicletta, i miei sogni impigliati fra i rami e le case...(Carlo Molinaro)