LA SVOLTA

PROVOCAZIONI ELETTORALI


Mi sembra inverosimile che Giuliano Ferrara, con la sua storia da ex comunista e non credente, si sia: prima convertito politicamente e poi clericalmente, tanto strumentalizzare la legge sull'aborto e la stessa 194, coinvolgendo addirittura importanti pezzi del clero.Mi fa senso che anche la Chiesa si lasci trascinare in campagna elettorale da  un provocatore come Giuliano Ferrara mettendo in  discussione tematiche così delicate per scopi elettorali.Inoltre,   un soggetto che ha più volte alzato polveroni: vi ricordate la candidatura al Mugello in contrapposizione a Di Pietro, come per combattere il male  “Mani Pulite”. Orbene, questo soggetto ogni qualvolta  sente odore di elezione s’inventa qualcosa, perché crede di essere illuminato non so bene da quale entità, ma il fine ultimo, a mio avviso, e di occupare un sedia in Parlamento.E' pur vero che la Chiesa deve lavorare e rallegrarsi per una  conversione così prestigiosa, ma interferire in modo sfacciato in campagna elettorale mi da l'impressine che in un prossimo futuro la competizione elettorale sarà tra laici e credenti, ossia tra la Chiesa e Partiti.Michele Pascarella